Global and Italian M&A Trends 2022 e Outlook 2023: in Technology, Media and Telecommunication

I macro-trend del settore

L’attuale contesto di mercato imporrà agli investitori un approccio all’M&A più cauto, che richiederà maggior attenzione ai piani di creazione di valore, favorendo operazioni a più alto contenuto strategico

  • l’aumento dei tassi di interesse, il sempre più difficile contesto regolatorio in ambito TMT impatterà il mercato dell’M&A con investitori sempre piu selettivi nella ricerca di opportunità di M&A, privilegiando assets con know-how distintivi ed in segmenti ad alta crescita quali intelligenza artificiale, realtà virtuale, machine learning, internet of things.

  • la trasformazione digitale in atto imporrà alle aziende la necessità di innovare e riconfigurare i propri modelli di business ed i sistemi e piattaforme con cui erogano i propri servizi; cio’ favorirà operazioni di M&A da parte di investitori che vorranno accelerare la propria transizione a modelli piu innovativi per migliorare la customer experience.
  • I fondi di private equity continueranno a svolgere ruolo di aggregatori nel settore Technology, ancora frammentato e con opportunità di creare piattaforme attraverso strategie di buy and build, con economie di scala tra le leve di creazione di valore.
  • L’implementazione del PNRR (“Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”) contribuirà all’attrattività del settore, traducendosi in significativi investimenti in nuove tecnologie ed infrastrutture digitali; l’avvio del Polo Strategico Nazionale, l’operatore cloud privato partecipato dallo Stato, che consentirà alle amministrazioni pubbliche in Italia di migrare dati ed applicazioni su infrastrutture cloud tecnologicamente evolute, darà un’ulteriore spinta alla transizione digitale del settore pubblico. 
  • I crescenti attacchi cyber condotti con strumenti e tecniche di hacking sempre più sofisticate a danno di aziende, organizzazioni e persone richiedono strumenti di contrasto adeguati; l’information security sarà tra i principali investimenti aziendali dei prossimi anni ed attrarrà investitori che vorranno entrare in un segmento di mercato ad alta crescita.

“I settori Technology, Media e Telecommunication sono dinamici e votati all’innovazione nei mercati e dei mercati. Le operazioni straordinarie sono il modo più efficiente per abilitare la crescita, ma la visione, in termini di obiettivi strategici, deve essere accompagnata dalla capacità di massimizzarne il valore di ciascuna operazione nelle sue varie fasi, dalla definizione all’esecuzione"

Maria Teresa CapobiancoPartner PwC e TMT Leader

Analisi per sub-settore

Il segmento del software continuerà ad essere attrattivo sia per fondi di private equity (per modelli di business tipicamente con flusso di ricavi ricorrenti, ad alta crescita e profittabilità) che corporate (per acquisire software in verticali/mercati non presidiati). 

Il settore del cloud continuerà a crescere vista la necessità per le aziende di rendere più moderni, efficienti, scalabili i propri processi aziendali; la pandemia ha dato un impulso a questo mercato con la necessità di avere architetture IT agili; ad oggi tuttavia gran parte dei software, infrastrutture e applicativi aziendali sono gestiti ancora on premise, con potenziale di penetrazione ulteriore per il cloud che attirerà investitori. 

Uno dei temi chiave nel settore Technology è la carenza di risorse umane con adeguate competenze professionali che puo’ costituire un impedimento alla crescita per molte aziende del settore; nei servizi IT, l’M&A sarà tra i driver per acquisire capacità professionali.  

Nel segmento Media, i principali players continueranno a rivedere le proprie attività ed a disinvestire quelle meno strategiche, come ad esempio nel mondo dell’editoria dove alcuni operatori continueranno l’attività di razionalizzazione del proprio portafoglio (es: quotidiani e periodici) ed investire nella digitalizzazione della propria offerta, con piattaforme e servizi per monetizzare al meglio la customer base.

Il mondo dell’advertising che ha subito una battuta d’arresto con la pandemia, si è ripreso negli ultimi due anni; lo sviluppo di nuove tecnologie e piattaforme digitali continueranno ad innovare il segmento dell’ad-tech con la finalità di migliorare la customer engagement e retention; questo potrebbe essere d’interesse per sia per investitori strategici che per finanziari, che potranno svolgere ruolo di aggregatori in un mercato molto frammentato.

Nel segmento Telecom i fari sono puntati sulla tanto discussa e prospettata operazione di separazione tra Netco e ServCo di TIM, che prevederebbe la separazione della rete primaria e secondaria di TIM dalla parte servizi, con l’interesse manifestato sulla NetCo sia da parte di un fondo di private equity internazionale che di CDP, con potenziale successiva integrazione con Open Fiber (detenuta da CDP al 60%) per la creazione della rete unica in Italia. 

Tanti ostacoli ad un’operazione complessa dal punto di vista di sostenibilità finanziaria, di risorse umane e relazioni sindacali, per aspetti regolatori e non da ultimo aspetti operativi di separazione di business, con il governo tra i principali stakeholders ad indirizzare/supervisionare esito della prospettata transazione. 

Operazioni di separazioni delle reti telecom potrebbero essere valutate da altri operatori per valorizzare al meglio il proprio business infrastrutturale, con l’investimento da parte di operatori finanziari.  

Nel segmento della telefonia mobile, l’Italia è tra i paesi con maggior concorrenza in Europa, con 4 principali operatori e prezzi in costante calo negli ultimi dieci anni ma con investimenti crescenti in infrastrutture e reti; questo potrebbe portare ad un ulteriore consolidamento del mercato della telefonia mobile attraverso possibile aggregazione di due operatori.

“Il settore TMT è in costante evoluzione e continuerà ad essere attrattivo per investitori alla ricerca di asset con tecnologie e soluzioni innovative in segmenti ad alta crescita; nonostante il difficile contesto macroeconomico, i sottostanti del settore restano interessanti con dinamiche che andranno avanti nei prossimi anni, vedi il processo di trasformazione digitale che richiederà investimenti significativi da parte delle aziende italiane”

Giuseppe RanaPartner PwC e TMT Deals Leader

Le operazioni M&A del 2022

Attività M&A a livello globale

Nel 2022, il settore TMT ha dominato il mercato globale dell’M&A, rappresentando circa un quarto sia del volume che del valore delle operazioni. L'aumento dei tassi di interesse, i segnali recessivi, le restrizioni in ambito regolatorio e le tensioni geopolitiche hanno raffreddato il sentiment degli investitori, in particolare nel settore tecnologico, e di conseguenza hanno portato a un indebolimento del mercato M&A rispetto all'anno record del 2021. Il numero di operazioni nel 2022 rispetto all'anno precedente si è ridotto del 21%, tuttavia le operazioni sono state del 25% superiori a livelli pre-pandemia del 2019.

Nel 2022 il settore TMT è quello che ha visto il maggior coinvolgimento in operazioni di M&A da parte di operatori finanziari, rispetto ad altri settori.

  2021 2022
Total Deal Volume 16690 13193
PE 52% 52%
Corporate 48% 48%

Attività M&A Italiana

In Italia le operazioni di M&A nel settore TMT sono state 256, in linea con il 2021, di cui c. 80% svolte nel segmento Technology.

Tra le operazioni più rilevanti (acquirente/ target): CVC Capital Partners/Maticmind, CVC Capital Partners/RGI, Nextalia SGR & Bain Capital/Deltatre, Lutech/Atos Italia, Asterion Industrial Partners-Retelit/Irideos, Bending Spoons/Evernote.

  2021 2022
Total Deal Volume 256 256
PE 34% 41%
Corporate 66% 59%

Fonte: Analisi PwC su dati Refinitiv (LSEG) e Dealogic.

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