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Il mercato mondiale dell’M&A ha segnato un altro record con oltre 62.500 operazioni annunciate nel 2021 (+24% rispetto al 2020) per un controvalore di US $5.100 miliardi sulle operazioni di cui è pubblico il valore, inclusi 143 mega-deal da oltre $5 miliardi (+59% rispetto al 2020).
A livello italiano sono state annunciate 1.272 operazioni, con un aumento del 5% a volume rispetto al 2020, per un controvalore di $62.6 miliardi (-24% rispetto al 2020 che aveva visto un numero eccezionale di operazioni nel settore dei Financial services).
A livello cross-settoriale, i macro-trend che guideranno gli investimenti nel 2022 saranno:
"Per il 2022 restiamo ottimisti, grazie ad una robusta pipeline di operazioni, abbondante liquidità nei portafogli dei fondi di private equity da un lato, esigenze di investimento da parte delle aziende per colmare gap di competenze, prodotti, mercati, che la pandemia ha reso ancora più urgenti, nonché di rifocalizzazione strategica che stimoleranno dismissioni nell’ambito del loro portafoglio. Ci aspettiamo che i multipli restino alti, così come la competizione per assicurarsi gli asset migliori"
L’industry in testa alla classifica sia per numero operazioni, che in termini di valore è TMT, con oltre 16.000 operazioni a livello mondiale per un valore di quasi $1.400 miliardi, con un aumento significativo delle operazioni cross border, che nel 2021 hanno rappresentato circa il 29% del totale, contro una media storica degli ultimi 4 anni del 26%.
A livello mondiale, i fondi di Private Equity hanno raggiunto una quota pari al 39% a volume e al 45% a valore sul totale delle operazioni, rispetto alle rispettive medie del 26% e 30% degli ultimi 5 anni, dimostrando come non solo siano più attivi che mai, ma anche come abbiano alzato i loro ticket di investimento su operazioni di maggiori dimensioni, trend destinato a continuare anche nel 2022.
Il 2021 è stato un anno record per le attività di fundraising, che hanno permesso di raggiungere un picco di liquidità disponibile di $2,3 triliardi (+14% rispetto all’inizio dell’anno), ponendo le basi per un 2022 ancora molto forte, con multipli elevati ed alta competizione.
Il 2021 è stato inoltre caratterizzato da una crescita esponenziale nel numero di SPAC quotate negli Stati Uniti (da 248 a 613), con un aumento del numero di business combination realizzate, passato da 64 nel 2020 a 199 nel 2021, gran parte delle quali (189 su 199) realizzate tramite strutture Pipe che prevedono l’impegno di un gruppo di investitori finanziari.
FY18 | FY19 | FY20 | FY21 | |
Total Deal Volume | 51,667 | 50,083 | 50,433 | 62,590 |
PE | 26% | 28% | 32% | 39% |
Corporate | 74% | 72% | 68% | 61% |
FY18 | FY19 | FY20 | FY21 | |
Total Deal Value ($m) | 3,704,499 | 3,436,582 | 3,236,680 | 5,088,826 |
PE | 31% | 29% | 35% | 45% |
Corporate |
69% | 71% | 65% | 55% |
In Italia Consumer Market e Industrial Manufacturing & Automotive guidano in termini di numero operazioni (343 e 337 rispettivamente), ma il settore TMT ha trainato la crescita a valore con quasi $18 miliardi di controvalore (che include la manifestazione di interesse non vincolante di KKR su Telecom Italia a dicembre 2021, con deal value pari a c. $12.1 miliardi).
In Italia i fondi di Private Equity sono a quota 38% sul totale operazioni e addirittura 56% a valore. Questo dato è comunque condizionato dalla disponibilità dei dati di controvalore solo per il 25% delle operazioni a livello italiano, rispetto al 45% a livello mondiale.
Tra le operazioni di “private equity” 2021 sono incluse anche 2 aziende italiane che hanno annunciato una business combination con SPAC americane: Ermenegildo Zegna e la SPAC promossa da Investindustrial e MiMoto (micromobilità) con Helbiz-Green Vision, mentre altre due business combination sono già state annunciate nel mese di gennaio 2022: D-Orbit (space logistics) e Brum-brum (piattaforma online per il commercio di auto usate).
FY18 | FY19 | FY20 | FY21 | |
Total Deal Volume | 1,365 | 1,468 | 1,209 | 1,272 |
PE | 30% | 33% | 34% | 38% |
Corporate | 70% | 67% | 66% | 62% |
FY18 | FY19 | FY20 | FY21 | |
Total Deal Value ($m) | 75,787 | 45,376 | 82,307 | 62,627 |
Corporate | 40% | 25% | 62% | 56% |
PE | 60% | 75% | 38% | 44% |
Nel Consumer Markets, l’Italia ha confermato e consolidato la ripresa, con 343 operazioni annunciate nel 2021 superiore del 16% rispetto al 2020 e quasi ai livelli del 2019. Il valore delle operazioni pari a $8,4 miliardi comprende principalmente l’operazione Flutter Entertainment / Sisal ($2,2 miliardi) e la quotazione di Ermenegildo Zegna tramite SPAC sul mercato americano ($1,5 miliardi).
I trend che guideranno le operazioni nel settore Consumer Markets nel 2022 saranno per gli investitori strategici le dismissioni di attività non core e gli investimenti in nicchie di prodotto / mercato strategiche a complemento dell’offerta. A livello cross-settoriale, vediamo interesse da parte delle aziende del Consumer Markets ad investimenti nella tecnologia (data analytics, pagamenti, commercio elettronico) e ad operazioni di integrazione a monte e a valle per mettere in sicurezza supply e distribution chain. Gli investitori finanziari avranno interesse a creare storie di valore nelle aggregazioni di settori ancora molto frammentati tramite operazioni di piattaforma (B2B cosmetica, nutraceutica, supply chain fashion).
Emanuela Pettenò
Partner | Consumer Markets Leader and Markets Deals Leader, PwC Italy
Erika Andreetta
Partner | Consumer Markets Consulting Leader, PwC Italy
Federico Mussi
Partner I Transaction Services, PwC Italy
Elena Borghi
Partner | Transaction Services, PwC Italy
Fabrizio Franco de Belvis
Partner | Strategy & Value Creation, PwC Italy
Alessandro Vitali
Partner | M&A, PwC Italy
L'attività M&A nell’ Industrial Manufacturing & Automotive in Italia ha visto una ripresa dalla seconda metà del 2021 con un rimbalzo nei volumi di operazioni (+22% vs 2020), nonostante il calo a valore rispetto al 2020 (-41%), principalmente nel segmento Engineering & Construction che nel 2020 includeva il deal CDP/Blackstone/Macquarie / Autostrade per l’Italia ($9,7 miliardi).
Nicola Anzivino
Partner | Global & EMEA Deals IM&A Leader, IM&A Advisory Leader Italy, EMEA Deals Clients & Markets Leader , PwC Italy
Max Lehmann
Partner | Strategy & Value Creation, IM&A Deals Leader, PwC Italy
Monia Giustozzi
Partner | Transaction Services, PwC Italy
Francesco Papi
Partner | Strategy & Value Creation, Automotive Leader, PwC Italy
Stefano Bianchi
Partner | Strategy & Value Creation, Industrial Manufacturing Leader, PwC Italy
Michele Peduzzi
Partner | Business Restructuring Services, PwC Italy
Il settore TMT (Tecnologia, Media e Telecomunicazioni) è caratterizzato da un minor numero di operazioni, con ticket medio più elevato e conseguente maggiore volatilità. Dopo un 2020 influenzato da significative operazioni nel comparto (Nexi / Nets $7,4 miliardi), il 2021 si è chiuso con 201 operazioni annunciate con un controvalore di $17.9 miliardi, inclusa la manifestazione di interesse non vincolante lanciata da KKR su Telecom Italia per circa $12,1 miliardi.
Nel settore EU&R (Energy, Utilities & Resources) sono state annunciate 124 operazioni nel 2021, rispetto alle 113 del 2020, per un totale di $10,3 miliardi. Power & Utilities è stato il settore più dinamico, con il 60% del volume delle transazioni ed il 92% del valore tra cui si segnala l’acquisto di Falck Renewables ($3 miliardi) e l’investimento da parte di Ardian nel 45% della società A2A SpA-Power Generation Assets per $1,8 miliardi (EU&R).
L'attività M&A nel settore dei Financial Services in Italia ha registrato un trimestre molto positivo alla fine del 2020 (Q4’20) con oltre 60 operazioni e un valore totale superiore a circa 10 miliardi di dollari, principalmente collegato all’operazione Nexi/Sia. Durante il 2021, si è registrata una forte diminuzione dell'attività M&A sia a volume che a valore (-13% e -68% rispettivamente) come impatto soprattutto nel segmento Banking & Capital markets.
Per il settore Health Industries il 2021 ha rappresentato un anno di significativa crescita a volumi (+23% di operazioni annunciate) e valore ($3,6 miliardi vs $1,6 miliardi nel 2020), che include l’acquisizione di Luminex da parte di Diasorin ($1,8 miliardi) e di Arvelle Therapeutics da parte di Angelini avvenute nel corso del secondo trimestre del 2021 ($1 miliardo).
Fabrizio Cigliese
Partner | Health Industries Deals Leader, PwC Italy
Fonte: Analisi PwC su dati Refinitiv basati su transazioni completate e ancora pending, allocate per trimestre in base alla data di annuncio dell’operazione. Valore dell’operazione disponibile per circa il 25% delle operazioni avvenute in Italia e per circa il 45% delle operazioni avvenute a livello Global
“Nonostante le crescenti incertezze geopolitiche, rialzo dei tassi e correzioni recenti dei mercati finanziari, il nostro barometro globale ed EMEA delle operazioni di M&A e IPO segna ancora tempo buono per il 2022, con TMT e Health Industries che continueranno ad essere molto attive con multipli ancora alti. Ci aspettiamo anche un numero crescente di operazioni collegate a revisioni del portafoglio di attività delle grandi conglomerate, competizione tra private equity e mondo corporate con operazioni fortemente orientate all’acquisizione di competenze distintive a livello industriale e tecnologico.”
Nicola Anzivino
Partner | Global & EMEA Deals IM&A Leader, IM&A Advisory Leader Italy, EMEA Deals Clients & Markets Leader , PwC Italy