Global and Italian M&A Trends 2022 e Outlook 2023: in Industrial Manufacturing & Automotive Sectors

I macro-trend del settore

Portfolio optimisation, divestitures e investimenti strategici (specialmente Tech e ESG-related) saranno in cima all'agenda dei CEO nel 2023.

  • Le difficoltà macroeconomiche spingeranno i CEO ad effettuare attente revisioni strategiche delle loro attività per decidere su quali business unit continuare a investire e su quali disinvestire considerando sia il valore di mercato degli asset sia le priorità e gli obiettivi di lungo periodo dell’impresa.
  • Le risorse ottenute da dismissioni e carve-out o già detenute da società con elevata liquidità saranno principalmente indirizzate a investimenti in tecnologia e competenze al fine di proseguire nella trasformazione, soprattutto digitale, delle imprese.
  • Le società in difficoltà cercheranno di attuare strategie difensive di M&A, puntando per esempio a operazioni di consolidamento per ottenere maggiori economie di scala e limitare l’erosione dei margini dovuta alla volatilità dei prezzi delle materie prime e dei costi dell’energia.
  • Gli aspetti ESG continueranno a rappresentare un importante fattore di creazione di valore nel lungo periodo e influenzeranno di conseguenza anche le operazioni di M&A.
  • Ci aspettiamo che le imprese del settore effettueranno anche integrazioni verticali per migliorare la resilienza delle loro supply chain al fine di assicurarsi le forniture chiave per continuare a crescere.
  • La trasformazione digitale e cloud renderà la cybersecurity un aspetto cruciale per tutti i settori IM&A, specialmente per il settore aerospace & defence perché è influenzato in modo significativo dall'evoluzione tecnologica e dalle sfide del mondo cibernetico.

“Portfolio optimisation e divestitures guideranno le attività M&A nel settore IM&A a livello mondiale nei primi sei mesi del 2023. La seconda metà dell'anno potrebbe mostrare una normalizzazione delle condizioni di mercato, con la riapertura del mercato IPO e un aumento dei tech-driven deals”

Nicola AnzivinoGlobal & EMEA Deals IM&A Leader, IM&A Advisory Leader Italy, Partner PwC Italia

Analisi per sub-settore

Aerospace & Defence

Nel settore aerospaziale commerciale c'è un cauto ottimismo poiché la domanda globale di viaggi continua a riprendersi e di conseguenza gli ordini di aeromobili tornano ad aumentare.

Il settore defence continuerà ad essere influenzato dalla crisi geopolitica che tiene alti i budget statali per la difesa, ciò non avrà effetti immediati sull’attività M&A ma renderà il settore potenzialmente interessante per gli investitori nel medio periodo.

In generale l’M&A in questo settore rappresenterà uno strumento per assicurarsi le forniture di prodotti e materie prime essenziali e sarà anche fondamentale per investire nelle tecnologie e nelle competenze che consentiranno di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio.

Ci aspettiamo anche acquisizioni mirate per ottenere tecnologie innovative e di nicchia nel campo della robotica, dei droni, dell’intelligenza artificiale e dei sistemi autonomi.

La cybersecurity sarà un tema fondamentale in questo settore, quindi ci aspettiamo un aumento delle operazioni straordinarie collegate alla sicurezza informatica.

Automotive

Nel settore automotive le imprese continueranno la transizione ecologica verso i veicoli elettrici (EV) e, più in generale, verso mezzi di locomozione sempre più tecnologici e digitalizzati. Questo spingerà i CEO ad investire, anche attraverso operazioni di M&A e partnership strategiche, in tecnologie innovative e competenze. In questo contesto si inserisce, ad esempio, l’acquisto da parte di Aptiv, holding company americana attiva nel campo della autonomous mobility e connected services, di Intercable Automotive Solutions, società italiana specializzata nella distribuzione di energia ad alta tensione e nelle tecnologie di connessione ad alta precisione.

Il problema della carenza di semiconduttori si è attenuato ma i prezzi alti dell'energia e l'accesso alle materie prime restano fattori da gestire attentamente. Prevediamo infatti che l’M&A rappresenterà anche uno strumento per migliorare la resilienza delle supply chain effettuando, per esempio, investimenti in zone geopoliticamente stabili volti a garantirsi la fornitura delle materie prime essenziali per la produzione.

Al contempo, proseguirà il trend di portfolio optimisation da parte dei principali player del settore, come ad esempio lo spin off e successiva quotazione da parte di CNH Industrial di Iveco.

Continuerà anche l’attività di distressed M&A su operatori che non sono ancora riusciti ad attuare in modo efficiente la propria trasformazione tecnologica o che si trovano in difficoltà a causa del contesto macroeconomico.

 

Business Services

Il settore dei servizi alle imprese è tipicamente anticiclico e di conseguenza avrà probabilmente un andamento positivo nel 2023.

Ci aspettiamo attività M&A nei settori managed e IT services che mostrano del potenziale per strategie di roll-up e nel settore del recupero crediti che potrà avere beneficio dalle difficoltà finanziarie di alcune imprese. Si cita ad esempio l’acquisto da parte di CRIF, azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie e soluzioni in ambito digitale per lo sviluppo del business, di Innolva, società italiana specializzata nell’analisi e nel recupero dei crediti.

La pandemia ha accelerato la transizione dai servizi tradizionali a quelli più tecnologici e digitali (cloud in particolare) e il difficile contesto macroeconomico ha aumentato l’attenzione dei CEO sulle misure di riduzione dei costi, promuovendo di conseguenza il ricorso all’outsourcing. Questi fattori continueranno ad alimentare le attività M&A nel settore dei servizi alle imprese.

Gli strumenti di data analytics diventeranno sempre più importanti per supportare le strategie delle imprese in un contesto di grandi fluttuazioni dei costi di input (in primis l’energia e le materie prime) e di pressione sulle marginalità, divenendo un asset fondamentale per gli operatori del settore business services.

Engineering & Construction

L’attività M&A nel settore dell'ingegneria e delle costruzioni sarà probabilmente influenzata da fattori macroeconomici, che esercitano pressione sui margini e creano di conseguenza incertezza per gli investitori, oltre che dalle incognite sugli incentivi fiscali. 

Ci aspettiamo infatti attività di ristrutturazione e distressed M&A con target le società maggiormente colpite dall'aumento dei costi di input o dal rallentamento della domanda.

Mentre l'edilizia residenziale continuerà probabilmente a dover affrontare un contesto difficile nel 2023, vediamo prospettive più stabili per le operazioni straordinarie nell’edilizia non residenziale, grazie agli investimenti pubblici nelle infrastrutture che renderanno attraente il settore per gli investitori anche nel medio periodo.

Le aziende del settore continueranno ad investire, concentrandosi su operazioni di consolidamento per aumentare la quota di mercato, ottenere sinergie di costo e acquisire capacità tecnologiche e talenti per proseguire nella trasformazione delle loro attività.

Prevediamo che i fattori ESG diventeranno importanti sia per le aziende del settore sia per gli investitori poiché i finanziatori applicheranno sempre di più i criteri della sostenibilità per selezionare i nuovi progetti da finanziare.

Industrial manufacturing

Ci aspettiamo che, nonostante il difficile contesto macroeconomico, l'attività di dealmaking nel settore industriale rimanga stabile nel 2023 e che sarà caratterizzata soprattutto da transazioni di piccole e medie dimensioni guidate da obiettivi strategici e di consolidamento. Protagoniste saranno soprattutto alcune nicchie di mercato, come quella dei macchinari e delle attrezzature industriali. Si cita ad esempio l’investimento del fondo di private equity Carlyle in Ocmis, società italiana che produce sistemi e macchinari per l’irrigazione.

Il miglioramento della resilienza delle supply chain e l'acquisizione di capacità tecnologiche saranno fondamentali per proseguire nella trasformazione, soprattutto digitale, delle aziende italiane.

Prevediamo un aumento delle portfolio reviews, con le quali i CEO selezioneranno gli asset non core da dismettere per ottenere capitale da reinvestire in settori o nicchie di mercato profittevoli in linea con le priorità strategiche dell’impresa. Una portfolio review di questo tipo è stata attuata ad esempio dal gruppo Whirlpool, che ha scelto di cedere alla turca Arçelik il controllo del business dei grandi elettrodomestici (che comprende anche i principali impianti localizzati in Italia) creando valore mediante il riposizionamento del business e la creazione di una importante piattaforma europea che beneficia di notevoli sinergie di costo.

L’attenzione alle tematiche ESG nel settore industriale diventerà essenziale per attrarre investimenti e creare valore nel medio-lungo periodo; questo promuoverà l’attività di M&A ESG-related.

 

“L'attenzione dei dealmakers nel settore IM&A si sta spostando verso investimenti strategici in know-how e servizi. Questa tendenza, unita a carve-out e disinvestimenti risultanti dalle portfolio reviews, guiderà le transazioni per tutto il 2023, superando le attuali difficoltà a livello macroeconomico”

Max LehmannStrategy & Value Creation, IM&A Deals Leader, Partner PwC Italia

Le operazioni M&A del 2022

Attività M&A a livello globale

Il settore IM&A ha concluso il 2022 con 12.960 operazioni, registrando un decremento del 9% rispetto all’anno precedente. Anche tutti i sub-settori mostrano un decremento: Aerospace & Defence (-17%), Automotive (-13%), Business Services (-8%), Engineering & Construction (-7%) e Industrial Manufacturing (-8%).


Considerando i volumi, la maggior parte dei deals coinvolgono corporate (63% nel 2022) ma il coinvolgimento di investitori finanziari è aumentato leggermente dal 36% (2021) al 37% (2022).

  2021 2022
Total Deal Volume 14,170 12,960
PE 36% 37%
Corporate 64% 63%

Attività M&A Italiana

In Italia il settore IM&A ha concluso il 2022 con 459 operazioni, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Il sub-settore più attivo è stato l’Industrial Manufacturing (+37%); buona performance anche per Business Services (+22%), Engineering & Construction (+14%).


Considerando i volumi, la maggior parte dei deals coinvolgono corporate (63% nel 2022) ma il coinvolgimento di investitori finanziari è aumentato dal 33% (2021) al 37% (2022).

  2021 2022
Total Deal Volume 383 459
PE 33% 37%
Corporate 67% 63%

Fonte: Analisi PwC su dati Refinitiv (LSEG) e Dealogic.

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