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Mercato globale
Mercato italiano
1La percentuale di disclosure del valore dei deals è circa del 30%.
2 Il dato italiano relativo al valore dei deals è fortemente impattato dalla bassa disclosure, di conseguenza non è stato indicato.
“Il transformational M&A sarà fondamentale nel 2024, molti operatori industriali guarderanno alla crescita per linee esterne per accrescere le loro competenze a livello di automazione e robotica con particolare focus sul settore dei servizi industriali a valore aggiunto. In particolare, mi aspetto che vengano create nuove opportunità di M&A in settori dinamici che stanno vivendo rapidi progressi collegati alla transizione energetica e l’evoluzione tecnologica”
Nel 2024 ci aspettiamo un recupero dell’M&A nel settore manifatturiero italiano grazie al parziale miglioramento della situazione finanziaria macroeconomica rispetto all’anno precedente.
In effetti, la riduzione delle pressioni inflazionistiche e potenzialmente dei tassi di interesse renderà meno complesso il financing dei deal più grandi, influenzando positivamente soprattutto l’attività dei fondi di Private Equity che hanno significativo dry powder da investire in Italia.
I deal precedentemente sospesi o posticipati per condizioni di mercato sfavorevoli o per problemi di price gap torneranno probabilmente sul mercato grazie alla crescente normalizzazione delle condizioni finanziarie e a un leggero miglioramento della fiducia degli investitori sulle prospettive italiane di medio periodo. Inoltre, la tendenza verso approcci alternativi di finanziamento e di strutturazione dei deals (ad esempio: earnouts, partnership e joint venture) aiuterà a risolvere alcuni deal breaker riscontrati in precedenza.
Le operazioni di domestic mid-market, caratteristiche del tessuto industriale italiano composto da numerose aziende di piccole-medie dimensioni, continueranno a sostenere l’M&A italiano nel 2024, anche in relazione al crescente interesse da parte dei grandi corporate internazionali nell’acquisire competenze distintive a livello tecnico, tecnologico e industriale.
L’aspetto chiave del 2024 sarà la volontà delle aziende italiane di trasformare il proprio modello di business, acquisendo competenze tecnologiche per rimanere competitive, espandere la loro presenza sul mercato internazionale assicurandosi una crescita sostenibile nel lungo periodo.
La trasformazione avverrà grazie alla forte spinta data dalle nuove tecnologie, in primis l’intelligenza artificiale (AI), ma anche da quelle collegate al mondo dell’automazione e robotica dei processi industriali, della digitalizzazione delle supply chain, della cybersecurity e dell’analisi dei dati per ottimizzare la predictive maintenance.
In particolare, l’AI, in combinazione con la proliferazione dei dati industriali, potrebbe consentire un aumento della produttività manifatturiera e un miglioramento dei processi produttivi aziendali.
I dealmaker saranno quindi attratti da società con prodotti tecnologici innovativi (anche start-up) e da competenze R&D distintive. Questi fattori saranno infatti fondamentali per trasformare in tempi brevi le società al fine di renderle competitive e di ridurre i tempi di ingresso nei nuovi mercati dei prodotti tecnologici.
Continueranno inoltre ad essere fondamentali per la trasformazione aziendale anche l’ottimizzazione strategica del portafoglio delle attività, l’efficientamento del modello operativo e gli investimenti nel mondo ESG. In particolare, le aziende cercheranno target con prodotti e capacità che possano aiutarli a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità in tempi brevi, soprattutto con riferimento alla decarbonizzazione, all'energia rinnovabile e all'elettrificazione delle attrezzature industriali con un forte focus sull’efficienza energetica.
Le operazioni di M&A saranno anche uno strumento per gestire le incertezze che potrebbero ancora colpire le supply chain e le problematiche finanziarie di alcune aziende in difficoltà. Prevediamo, infatti, numerose operazioni di ristrutturazione, di consolidamento per rafforzare alcune società in difficoltà e dismissioni selettive del portafoglio per uscire da mercati ritenuti non più di interesse per ragioni strategiche o geopolitiche.
L’evoluzione normativa influenzerà i tempi e la fattibilità di alcune operazioni, soprattutto in alcuni settori molto regolamentati o con buyer provenienti da specifiche aree geografiche.
“Ci sono segnali di una forte ripartenza dell’attività M&A nell’IM&A in Italia, con un focus sulla valutazione di possibili sinergie da integrazione e sulla individuazione di opportunità di value creation da implementare nel post deal attraverso azioni e programmi di integrazione molto spinti. In questo contesto ci attendiamo un ulteriore step nei processi di disinvestimento di asset considerati non-core, con molteplici processi di carve-out e razionalizzazioni di portafoglio in fase di avvio.”
Il 2023 ha registrato un calo nelle operazioni di M&A del -3% in termini di volumi e del -24% in termini di valori.
Due tra i fattori principali che hanno causato tale calo sono l’incertezza collegata alle tensioni geopolitiche e l’aumento dei tassi di interesse con i conseguenti problemi di financing dei deals, soprattutto per le operazioni di più grandi dimensioni e relative al mondo dei Private Equity.
In controtendenza il settore Aerospace & Defence che cresce del 13% a livello di volumi, mentre in sofferenza l’Engineering & Construction con una contrazione dell’11%.
Mercato globale (Deals Announced) | ||
Deal Volume | 2023 | vs 2022 (%) |
Aerospace & Defence | 459 | 13% |
Automotive | 1.385 | 1% |
Manufacturing | 3.090 | 2% |
Business Services | 5.354 | (4%) |
Engineering & Construction | 2.594 | (11%) |
Total Deal Volume | 12.882 | (3%) |
Mercato globale (Deals Announced) | ||
Deal Value (US$m) | 2023 | vs 2022 (%) |
Aerospace & Defence | 28.944 | 1% |
Automotive | 72.534 | (20%) |
Manufacturing | 107.189 | (25%) |
Business Services | 106.559 | (3%) |
Engineering & Construction | 65.362 | (50%) |
Total Deal Value | 380.588 | (24%) |
Mercato Globale (Deals Completed) | ||
Total Deal Volume | 2023 | vs 2022 (%) |
Aerospace & Defence | 357 | 13% |
Automotive | 974 | (7%) |
Manufacturing | 2.262 | (4%) |
Business Services | 4.321 | (7%) |
Engineering & Construction |
1.987 | (14%) |
Total Deal Volume | 9.901 | (7%) |
Mercato Globale (Deals Completed) | ||
Deal Value (US$m) | 2023 | vs 2022 (%) |
Aerospace & Defence | 8.353 | (66%) |
Automotive | 44.806 | (30%) |
Manufacturing | 53.239 | (56%) |
Business Services | 64.591 | (21%) |
Engineering & Construction |
33.964 | (67%) |
Total Deal Value | 204.952 | (48%) |
Il 2023 ha registrato un calo nelle operazioni M&A completate del -3% in termini di volumi.
Due tra i fattori principali che hanno causato tale calo sono l’incertezza collegata alle tensioni geopolitiche e l’aumento dei tassi di interesse con i conseguenti problemi di financing dei deals, soprattutto per le operazioni di più grandi dimensioni e relative al mondo dei Private Equity.
IM&A Italia (Deals Announced) | ||
Deal Volume | 2023 | vs 2022 (%) |
Aerospace & Defence | 26 | 225% |
Automotive | 43 | 65% |
Manufacturing | 168 | (9%) |
Business Services | 127 | (11%) |
Engineering & Construction | 71 | 13% |
Total Deal Volume | 435 | 3% |
IM&A Italia (Deals Completed) | ||
Deal Volume | 2023 | vs 2022 (%) |
Aerospace & Defence | 21 | 163% |
Automotive | 27 | 8% |
Manufacturing | 168 | (7%) |
Business Services | 111 | (17%) |
Engineering & Construction | 61 | 17% |
Total Deal Volume | 388 | (3%) |
In Italia nel corso del 2023 aumenta la presenza dei fondi di Private Equity nel mercato M&A italiano nonostante una situazione finanziaria non favorevole (45% in termini di peso percentuale sul totale dei volumi nel 2023 vs 40% nel 2022), i quali investono principalmente nel settore Manufacturing e Business Services ma tendenzialmente con operazioni di minori dimensioni rispetto al passato.
Nel 2023 i domestic deal hanno rappresentato il 63% del mercato italiano, gli inbound il 26% e gli outbound l’11%, in linea con il 2022.
Deal Volume | 2021 | 2022 | 2023 | vs 2022 % |
Domestic | 190 | 250 | 243 | (-3%) |
Inbound | 82 | 109 | 102 | (-6%) |
Outbound | 45 | 41 | 43 | 5% |
Total Deal Volume | 317 | 400 | 388 | (-3%) |
Fonte: Analisi PwC realizzata su dati Refinitiv. Il controvalore dell’operazione è disponibile per circa il 30% delle operazioni a livello Mondo. Non riportato per Italia in quanto il valore delle operazioni più significative non è stato reso pubblico