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Mercato globale
Mercato italiano
“C'è grande interesse da parte dei grandi operatori industriali con forti bilanci ad acquisire competenze distintive nell’ottica di trasformare il loro assetto operativo e tecnologico. I temi ESG stanno diventando un aspetto strategico di creazione di valore per gli operatori del settore industrial manufacturing & automotive, specialmente in Europa”
Ci aspettiamo che il mercato manifatturiero M&A italiano continuerà a crescere nel secondo semestre 2023, nonostante alcune incertezze sul fronte macroeconomico, in particolare la guerra in Ucraina e le dinamiche inflattive, che avranno un impatto sulle proiezioni di crescita potenziale delle aziende italiane.
I tassi di interesse renderanno difficoltoso il financing dei megadeals, causando slittamenti e influenzando l’attività dei fondi di Private Equity. La minor competizione con i fondi PE, però, avvantaggerà notevolmente gli operatori industriali con più liquidità.
In ogni caso, l’attività M&A italiana continuerà ad essere sostenuta da operazioni di mid-market, grazie al caratteristico tessuto industriale italiano composto da numerose aziende di piccole-medie dimensioni con performance molto interessanti ed un know-how molto appetibile.
I dealmaker dovranno quindi essere particolarmente attenti a selezionare gli investimenti strategici per attivare i processi trasformativi delle aziende italiane che saranno fondamentali per essere competitivi nel futuro e accelerare la crescita. In particolare, sarà essenziale colmare le lacune, soprattutto tecnologiche e di capitale umano, nel mondo della digitalizzazione, dell’automazione, dell’intelligenza artificiale, della sicurezza informatica e dell’analisi dei dati.
Le operazioni di M&A saranno anche uno strumento per gestire le incertezze che potrebbero ancora colpire le supply chain.
Per creare reale valore sarà necessario fare leva su azioni concrete di trasformazione in un’ottica strategica (con specifici KPI da monitorare), sull’ottimizzazione del portafoglio, sull’efficientamento del modello operativo, sugli investimenti in tecnologia e aspetti ESG.
Visto il contesto economico, prevediamo numerose operazioni di ristrutturazione e dismissioni selettive del portafoglio per uscire da mercati ritenuti non più di interesse per ragioni strategiche o geopolitiche.
Tutte queste leve di creazione di valore dovrebbero essere idealmente implementate prima del deal in modo da preparare la società alla vendita.
“Il focus di molti player industriali e anche dei fondi con aziende manifatturiere in portafoglio è tornato ad essere concentrato sulla valutazione di possibili sinergie da integrazione e sulla individuazione di opportunità di value creation da implementare nel post deal attraverso azioni e programmi di integrazione più "invasivi" rispetto agli anni precedenti, caratterizzati da multipli in crescita ed una maggiore propensione a fare operazioni di M&A, lasciando le target con elevato grado di indipendenza. In questo contesto ci attendiamo un ulteriore step nei processi di disinvestimento di asset considerati non-core, con molteplici processi di carve-out in fase di avvio.”
L’attività M&A mondiale nel settore manifatturiero ha subito un’ulteriore flessione nei primi 5 mesi del 2023 (-10% considerando i volumi e -15% a valori), anche se in modo meno marcato rispetto alla decrescita complessiva del mercato M&A (rispettivamente -13% in termini di volumi e -44% di valori[1]).
Il segmento che registra la crescita maggiore è l’Aerospace & Defence (+7% a volumi), mentre quello più impattato negativamente è Engineering & Construction (-23% a volumi), seguito da Business Services (-8%), Manufacturing (-7%) e Automotive (-4%).
Il mercato M&A manifatturiero mondiale risulta dominato dagli investimenti corporate (peso percentuale considerando i volumi pari al 63%) rispetto a quelli dei fondi di Private Equity (37%). Tale fenomeno risulta sostanzialmente stabile rispetto ai primi 5 mesi del 2022 (rispettivamente 62% e 38%).
Cala invece il valore delle operazioni gestite dai fondi di Private Equity (-28% considerando i valori pubblici delle transazioni) e delle operazioni corporate (-7%) e si riduce anche la taglia media dei deal.
[1] Si veda “PwC Global and Italian M&A Industry Trends Mid-Year update”.
Deal Volume | 5M23 | vs 5M22 (%) |
Aerospace & Defence | 175 | 7% |
Automotive | 543 | (4%) |
Manufacturing | 1.163 | (7%) |
Business Services | 2.159 | (8%) |
Engineering & Construction | 979 | (28%) |
Total Deal Volume | 5.019 | (10%) |
Deal Value (US$m) | 5M23 | vs 5M22 (%) |
Aerospace & Defence | 7.576 | (31%) |
Automotive | 43.044 | 41% |
Manufacturing | 49.554 | (6%) |
Business Services | 42.684 | 2% |
Engineering & Construction | 19.089 | (66%) |
Total Deal Value | 161.947 | (15%) |
vs 5M22 | |||
5M23 | var. peso % | Var. % volume | |
Total Deal Volume | |||
Corporate | 63% | 1% | (9%) |
Private Equity | 37% | (1%) | (12%) |
vs 5M22 | |||
5M23 | var. peso % | Var. % value | |
Total Deal Value (US$m) | 161.947 | ||
Corporate | 65% | 6% | (7%) |
Private Equity | 35% | (6%) | (28%) |
In controtendenza con lo scenario mondiale, in Italia si evidenzia un aumento dell’attività M&A del 17% a volume, grazie al caratteristico tessuto manifatturiero italiano composto da numerose aziende di piccole-medie dimensioni.
Il mercato M&A Aerospace & Defence italiano, pur rimanendo di modeste dimensioni, beneficia anche in Italia delle tensioni geopolitiche passando da una sola operazione nei primi 5 mesi del 2022 a 11 operazioni nei primi 5 mesi del 2023.
Tutti gli altri settori del IM&A mostrano una crescita positiva a livello di volumi (+45% automotive, +15% manufacturing, +6% business services), tranne Engineering & Construction (-8%) che risulta in sofferenza anche in Italia, anche se in modo meno marcato rispetto al mercato mondiale (-23%).
A livello di volumi, continua a dominare il mercato M&A italiano il settore manifatturiero con 84 deals nei primi mesi del 2023, seguito da quelli dei Business Services (56 operazioni).
In Italia si nota un aumento del peso dei fondi di Private Equity considerando i volumi (46% nei primi mesi del 2023 vs 40% negli stessi mesi del 2022) ma con operazioni di taglia inferiore rispetto al passato.
Deal Volume | 5M23 | vs 5M22 (%) |
Aerospace & Defence | 11 | 1000% |
Automotive | 16 | 45% |
Manufacturing | 84 | 15% |
Business Services | 56 | 6% |
Engineering & Construction | 22 | -8% |
Total Deal Volume | 189 | 17% |
vs 5M22 | ||
5M23 | var. peso % | |
Total Deal Volume | 189 | |
Corporate | 54% | (5%) |
Private Equity | 46% | 5% |
Fonte: Analisi PwC realizzata su dati Refinitiv basati su transazioni annunciate. Il controvalore dell’operazione è disponibile per c.34% delle operazioni a livello Mondo. Non riportato per Italia in quanto il valore delle operazioni più significative non è stato reso pubblico..
Nicola Anzivino
Partner | Global & EMEA Deals IM&A Leader, IM&A Advisory Leader Italy, EMEA Deals Clients & Markets Leader , PwC Italy
Stefano Bianchi
Partner | Strategy & Value Creation, Industrial Manufacturing Leader, PwC Italy