Global and Italian M&A Trends 2022 e Outlook 2023: in Consumer Markets

I macro-trend

La revisione strategica del portafoglio e le operazioni trasformazionali saranno il mantra delle attività di M&A nel Consumer Markets del 2023.

I macro-trend di settore continueranno ad essere:

  • Una sempre maggiore focalizzazione sul portafoglio, soprattutto per I business DTC che devono adeguare la propria strategia alle mutate abitudini e stili di consumo post-pandemici per recuperare crescita e profittabilità;
  • Un aumento del numero di operazioni “creative” come la business combination Ferrero-Wells, che permetterà a Ferrero di diventare uno dei leader nel gelato confezionato in US, preservando l’indipendenza e il ruolo del fondatore di Wells; la combination del business Freshly (e-commerce piatti pronti freschi) di Nestlè con l’analogo business Kettle Cuisine di L Catterton, oppure l’acquisizione di Tom Ford da parte di Estee Lauder, con contestuale accordo di licensing con Zegna per l’abbigliamento e Marcolin per l’occhialeria;
  • In un mercato del credito più complesso e costoso, i fondi di private equity tenderanno a privilegiare investimenti di minori dimensione, operazioni di add-on, refinancing del debito su investimenti esistenti e partnership con altri fondi per gli investimenti di dimensione maggiore;
  • Le tensioni finanziarie e i multipli in calo potranno creare interessanti opportunità di investimento per corporate liquidi e fondi, anche in aziende quotate.

“Nel 2023 ci aspettiamo una normalizzazione dei multipli valutativi nel Consumer Market, quale diretta conseguenza delle pressioni inflattive, del rallentamento dell’economia e del declino della propensione al consumo nella maggior parte dei mercati. Vediamo un miglioramento graduale nel corso dell’anno, sostenuto da un’aspettativa di ripresa di medio-lungo termine che possa portare ad una maggiore stabilità nell’attività di M&A. Sarà un anno complesso, caratterizzato da volatilità e incertezza a livello macroeconomico. L’ottimizzazione del portafoglio è comunque in cima alle priorità strategiche dell’agenda dei CEO e questo lascia intendere che ci sono spazi importanti per attività di M&A sia in acquisizione, per accelerare la trasformazione strategica, che in dismissione di assets non core”.

Emanuela PettenòConsumer and Markets Deals Leader, Partner PwC Italia

Trend di investimento

Grocery, Petfood / Petcare, Consumer Health, ingredienti nel Food, consolidamento Supply chain e brand nel fashion, sport e gaming i settori più caldi.

I settori caldi per l’attività M&A nel Consumer Markets dei prossimi 6-12 mesi saranno quelli più tipicamente resilienti, quali:

nvironmental, social and governance (ESG)

Grocery retail: qui vediamo sia aggregazioni con l’obiettivo di beneficiare di economie di scala, che operazioni di integrazione verticale per assicurarsi forniture specifiche di prodotti essenziali (es. acquisizione da parte di Lidl di un produttore di pasta e di Aldi di 2 stabilimenti di acqua minerale), che di rifocalizzazione del portafoglio in termini di aree geografiche (come sta succedendo ai grandi player francesi).

Il comparto ingredienti negli ultimi 10 anni è stato oggetto di crescente attenzione da parte dei fondi che hanno puntato a costruire piattaforme di aggregazione nel comparto del gelato, della pasticceria, del cioccolato (Irca, Optima, Nutkao, Italcanditi). Per alcune di queste si approssima un ulteriore giro, magari a favore di un investitore strategico.

Nel settore dei beni di largo consumo continua un trend di rifocalizzazione del portafoglio sul core business da parte dei grandi players internazionali (Kellogg’s, Unilever, General Mills). Questo trend ha creato interessanti opportunità di investimento per Barilla e Perfetti che a fine 2022 hanno annunciato acquisizioni in Nord America da B&G Foods e Mondelez, rafforzandosi rispettivamente nel bakery salutistico e nel confectionery.

Pet care e pet food: questo settore si conferma caldo e con buone prospettive di crescita, grazie anche all’accresciuto numero di proprietari di animali domestici durante il periodo pandemico. Ci aspettiamo quindi un’accelerazione di operazioni di consolidamento tra i produttori di cibo per animali per penetrare in nuovi mercati (Mars Petcare ha recentemente annunciato l’acquisizione del player canadese Champion Petfoods e Symrise AG dell’operatore cinese Wing Pet Food). In Italia vediamo spazio per ulteriore consolidamento anche in ambito retail. 

convergence with technology and pharma

Ristorazione e Turismo sono stati i settori più duramente colpiti dalla pandemia. Qui vediamo spazio per operazioni di distressed M&A / restructuring e di PE tradizionale solo sui formati innovativi.

Consumer health: settore a cavallo tra Consumer e Pharma in cui rientrano la nutraceutica e in generale la cosmesi funzionale, che i grandi operatori del Pharma hanno già spinoffato (GSK con Haleon) o annunciato di separare (J&J) per una maggiore focalizzazione sul business farmaceutico. In questo settore i fondi di private equity sono stati particolarmente attivi nella creazione di investimenti di piattaforma (CVC con Cooper Consumer Health e BC Partners con Havea in Francia, Ardian con Biofarma in Italia), che prevediamo essere molto attivi con add-on su scala internazionale.

nvironmental, social and governance (ESG)

Fashion: supply chain, consolidamento di filiera e aggregazioni sono i 3 macro-trend alla guida delle operazioni di M&A del 2023. Dall’integrazione verticale di piccoli fornitori strategici da parte dei grandi corporate italiani e stranieri (Kering, LVMH, Chanel, ma anche Prada e Moncler), all’ulteriore consolidamento di filiera tramite operazioni di piattaforma (Florence, Minerva) per finire con il sogno di creare un big player italiano del lusso tramite aggregazioni.

direct-to-consumer sales

Gaming e Sport si sono dimostrati molto resilienti nel periodo pandemico: dopo la vendita di Sisal a Flutter Entertainment a fine 2021, Lottomatica ha acquisito i casinò online Betflag a novembre 2022 e starebbe rivalutando il rientro a Piazza Affari, Allwyn Entertainment ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Camelot UK Lotteries. Qui vediamo spazio per ulteriore attività di M&A correlata all’ingresso dei grandi player su nuovi mercati. Nel settore sportivo, la tensione finanziaria e le difficoltà operative in cui si sono ritrovati molti club ha portato a considerare con maggiore apertura la vendita ad operatori finanziari e non (ad esempio la vendita del Chelsea ad un consorzio e l’investimento di CVC nella Ligue de Football Professionnel francese). In Italia il 2022 è stato l’anno di operazioni di maggioranza su Atalanta, Milan e Palermo Calcio, mentre a inizio 2023 sono state annunciate operazioni su AS Roma e Udinese e ogni tanto ritorna sui tavoli dei fondi il dossier della Serie A.

Le operazioni di M&A del 2022

Attività M&A a livello globale

 A livello globale, l’attività di M&A ha registrato una contrazione nel settore Consumer Markets del 16% a volume e del 32% a valore, in linea con I trend del mercato M&A a valle di un anno record come il 2021. In particolare la situazione di incertezza e l’aumento dei tassi di interesse hanno negativamente impattato soprattutto i jumbo-deal (con valore superiore a $5bn) scesi da 21 a 8, mentre i mega-deal ($1-5bn) sono scesi 119 a 73.

L’Europa si è dimostrata più resiliente di Asia e US, con un calo del 14% a volume e del 15% a valore, rimanendo comunque al di sopra dei livelli pre-pandemici (+6% sul 2019 a volume).

  FY21 FY22 Diff. FY21 Vs FY22
Total Deal Volume 12,504 10,469 16.3%
PE 34.3% 33.3% 18.8%
Corporate 65.7% 66.7% 15.0%
  FY21 FY22 Diff. FY21 vs FY22
Total Deal Value (US$m) 749,446 508,456 32.2%
PE 48.1% 43.9% 38.1%
Corporate
51.9% 56.1% 26.6%

Attività M&A Italiana

In Italia il settore Consumer Markets ha concluso il 2022 con 384 operazioni annunciate, in decremento del 2,3% in termini di volumi rispetto al 2021 ma comunque superiore del 30% rispetto ai volumi del 2020. I segmenti più prolifici a volumi sono stati Food (+5% vs 2021), Specialty retail & other consumer products (+33%) e Fashion (+12%). 

In termini di controvalore invece, escludendo il segmento Transportation & Logistics impattato dall’OPA di Blackstone su Atlantia, il 2022 ha registrato un incremento del 71% rispetto al 2021, principalmente guidato dai segmenti Food, Forest, Paper and Packaging, Hospitality and Leisure ed E-commerce. Le principali operazioni annunciate in questi settori sono state Advent / Irca, Dufry / Autogrill, Perfetti / Mondelez gum business, BC Partners / Fedrigoni , Redbird / AC Milan e Farfetch / YNAP.

Il 36% delle 384 operazioni annunciate ha riguardato il coinvolgimento di investitori finanziari, in decremento del c.14% rispetto al 2021, nonostante un aumento significativo in termini di controvalore (+38%, escludendo l’OPA di Blackstone su Atlantia).

Trend
  FY18 FY19 FY20 FY21
Total Deal Volume 311 360 295 343
PE 33% 38% 38% 43%
Corporate 67% 62% 62% 57%
  FY18 FY19 FY20 FY21
Total Deal Value ($m) 24,098 3,193 7,277 8,410
PE 14% 40% 71% 53%
Corporate
86% 60% 29% 47%

Fonte: Analisi PwC realizzata su dati Refinitiv basati su transazioni annunciate e sulla base delle nostre ricerche indipendenti. Il controvalore dell’operazione è disponibile per c.30% delle operazioni a livello Mondo e c. 25% a livello Italia.

 

Follow us