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I cambiamenti nell’assetto geopolitico, le priorità di sicurezza energetica e la convergenza intersettoriale, guideranno le operazioni di M&A nel settore energy, utilities & resources nel 2025.
Anche per il 2025 la transizione energetica continua a rappresentare il principale driver delle operazioni di fusione e acquisizione (M&A) nel settore energy, utilities & resources (EU&R). Geopolitica, sicurezza energetica, crescente domanda di energia, convergenza intersettoriale saranno le principali dinamiche di mercato che condizioneranno la velocità ed il numero di processi nei diversi Paesi. A livello globale nel 2025 si osserva un trend favorevole ad una vivace attività di M&A in tutti i segmenti del settore EU&R con un deciso orientamento degli investimenti verso fonti di energia affidabili, accessibili e sostenibili.
Negli Stati Uniti, la rielezione di Donald Trump come presidente ha introdotto un contesto politico favorevole ai combustibili fossili, con la possibilità di rivedere alcune normative ambientali. Questo cambiamento dovrebbe stimolare gli investimenti nelle infrastrutture del gas naturale e negli asset legati alla generazione da combustibili fossili, mentre le energie rinnovabili continueranno a beneficiare di un supporto a lungo termine. L'energia nucleare torna nelle agende dei governi come fonte per contribuire a soddisfare la crescente domanda di elettricità a zero emissioni, con piani per riportare in funzione alcuni reattori nucleari dismessi.
In Europa, la sicurezza energetica rimane una priorità assoluta, in modo da ridurne la dipendenza dalle fonti energetiche esterne. L'Unione Europea sta intensificando il focus sulle energie rinnovabili, sulla modernizzazione delle reti e sui sistemi di accumulo di energia, sebbene le sfide normative e i costi elevati potrebbero rallentare l’attività di M&A.
Analogamente agli Stati Uniti, il Giappone sta rilanciando le proprie ambizioni in ambito nucleare, aumentando allo stesso tempo la dipendenza dalle importazioni di materie prime essenziali alla transizione energetica, con l’obiettivo di soddisfare la crescente domanda energetica interna.
In Cina, con l'accelerazione della diffusione dei veicoli elettrici, ci aspettiamo di assistere ad una crescita nelle operazioni di M&A, ed un maggiore consolidamento del settore (in particolare nel solare) e in segmenti di supporto come lo stoccaggio dell'energia e delle materie prime essenziali.
L'America Latina sta emergendo come un polo d'attrazione per gli investimenti nelle energie rinnovabili, con le sue abbondanti risorse solari ed eoliche che stanno attirando capitali globali. Il crescente interesse per litio e altre materie prime essenziali alla transizione energetica alimenterà l'attività di M&A anche nel segmento minerario della regione, in particolare in Cile e Perù.
L'Africa offre notevoli opportunità agli investitori, in quanto le nazioni cercano di colmare le lacune nell'accesso all'energia. Gli investimenti nel gas naturale, nei progetti idroelettrici e nei sistemi rinnovabili decentralizzati sono destinati ad accelerare, sostenuti dalla crescente domanda sia da parte dei mercati nazionali sia da parte degli acquirenti globali di materie prime.
Gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione dell'India stanno ridisegnando invece il suo panorama energetico. Il crescente interesse del Paese per le infrastrutture rinnovabili, insieme agli investimenti strategici nel carbone e nelle materie prime essenziali, sottolineano il delicato equilibrio tra sicurezza energetica e sostenibilità che i Paesi sviluppati e in via di sviluppo devono affrontare.
Principali elementi che guideranno l’M&A nel settore energy, utilities & resources nel 2025
Il settore energy, utilities & resources (EU&R) è al centro degli sforzi per bilanciare sostenibilità, affidabilità e crescita. Nel 2025, quattro temi chiave guideranno le operazioni di M&A in questo contesto dinamico: (i) sicurezza energetica e geopolitica, (ii) transizione energetica e decarbonizzazione (iii) Innovazione tecnologica ed infrastrutture digitali e (iv) convergenza intersettoriale.
La sicurezza energetica si conferma un driver strategico chiave per le operazioni di M&A sia in Italia che a livello globale, in un contesto di crescente instabilità geopolitica e di necessità di diversificazione delle fonti di produzione di energia. La riduzione della dipendenza dalle importazioni tradizionali, in particolare dalla Russia, attraverso il potenziamento delle infrastrutture di gas naturale liquefatto (GNL), l’ampliamento delle rotte di approvvigionamento e lo sviluppo delle rinnovabili, sta ridefinendo le strategie di investimento nel settore.
Parallelamente, il consolidamento delle infrastrutture critiche (reti e stoccaggio) assume un ruolo centrale nel garantire la stabilità e la resilienza del sistema energetico nazionale. In tale contesto, la frammentazione del mercato degli operatori sta alimentando processi di concentrazione di filiera, volti a migliorare la competitività, l’efficienza e la capacità di stoccaggio.
La transizione globale verso la decarbonizzazione stimolerà le operazioni di M&A in settori quali i sistemi di accumulo dell’energia e nelle materie prime essenziali. La crescente domanda di litio, cobalto e nichel, fondamentali per l'immagazzinamento dell'energia e la produzione di veicoli elettrici, sta influenzando le strategie di approvvigionamento e gli investimenti lungo tutta la filiera industriale. Nell’ambito delle rinnovabili l’M&A resterà vivace con numerose operazioni di aggregazione e consolidamento di asset operativi nella produzione di energia pulita (impianti fotovoltaici, eolici, biometano, bioenergie, etc.) e con l’investimento in infrastrutture a supporto della produzione di idrogeno verde, oltre che nelle reti per la ricarica dei veicoli elettrici.
Le utility sono guidate, e lo saranno sempre di più nei prossimi anni, dalla progressiva necessità di razionalizzazione e focalizzazione del proprio portafoglio su asset ritenuti strategici. Si innescheranno numerose operazioni straordinarie di cessione ed acquisizioni con l’obiettivo di consolidate la propria posizione, necessaria a conseguire importanti sinergie negli investimenti per ammodernamento e digitalizzazione degli asset, in particolare quelli relativi ad energia, reti ed ambiente.
L’accelerazione della trasformazione digitale e la crescente diffusione di intelligenza artificiale (AI), cloud computing e data center stanno ridefinendo le dinamiche delle operazioni di M&A nel settore EU&R a livello globale. Determinano inoltre un incremento degli investimenti volti a garantire una fornitura energetica stabile, efficiente e sostenibile per infrastrutture ad alta intensità energetica.
Contestualmente, in Italia ed in Europa, si registra una crescente focalizzazione sullo sviluppo di reti intelligenti (smart grids) e di sistemi avanzati di gestione dell’energia, finalizzati al potenziamento dell’efficienza operativa e della resilienza del sistema elettrico. Tali trasformazioni stanno orientando operazioni di consolidamento strategico volte all’integrazione tra innovazione tecnologica e infrastrutture energetiche, delineando un contesto di progressiva digitalizzazione dell’ambito.
L'integrazione sempre più marcata tra il settore EU&R e altri settori industriali sta orientando e continuerà a orientare, nel 2025, un numero crescente di operazioni di fusione e acquisizione, finalizzate alla creazione di sinergie intersettoriali. I grandi operatori energivori investiranno sempre di più nelle energie rinnovabili, nell’autoconsumo, nell’efficienza e nello stoccaggio energetico al fine di ridurre l’esposizione alla volatilità dei prezzi dell’energia e per sostenere l’espansione delle infrastrutture digitali più efficienti.
Attraverso questo tipo di strategia, le aziende mirano a conquistare quote di mercato, generare valore attraverso sinergie, garantire la sicurezza di catene di approvvigionamento delle materie prime essenziali nella transizione energetica e posizionarsi tecnologicamente. L'importanza crescente di tali dinamiche influenzerà sempre più le strategie di M&A, con un impatto particolarmente significativo per i player del settore EU&R, dato il ruolo centrale che probabilmente svolgeranno in molte delle future operazioni.
Il 60% dei CEO che intendono effettuare acquisizioni nei prossimi tre anni prevedono che una parte del capitale destinato alle transazioni sarà impiegato in settori o industrie diverse dalla propria.
Fonte: PwC’s 28th Annual Global CEO Survey, January 2025
Parallelamente, la crescente partecipazione degli investitori finanziari nel settore EU&R, affiancata da quella degli attori industriali, sta rafforzando le operazioni strategiche finalizzate a sostenere un processo di consolidamento della filiera, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse necessarie a migliorare la competitività su scala nazionale ed internazionale, alimentando partnership innovative per accelerare la commercializzazione tecnologica dell'energia.
Sebbene a livello globale il numero delle operazioni M&A (“Deal Volume”) nel settore EU&R sia diminuito dell'8% tra il 2023 e il 2024, tale risultato è comunque migliore rispetto al trend globale (intersettoriale), che ha visto un più ampio calo pari al 18% nel numero delle operazioni nello stesso periodo. Per quanto riguarda il valore delle operazioni M&A (“Deal Value”) il settore EU&R registra una diminuzione del 23% tra il 2023 e il 2024 in controtendenza rispetto al trend globale che ha evidenziato un incremento del 5% nel valore delle operazioni grazie alla significativa crescita nei segmenti TMT (+32%) e financial services (+43%).
Nel settore dell’EU&R in generale si è assistito ad un minor numero di megadeal (operazioni dal valore superiore a $ 5 mld): nel 2024 sono stati infatti annunciati 10 megadeal, rispetto ai 16 dell'anno precedente. Inoltre, il valore medio dei megadeal nel 2023 era significativamente superiore rispetto al 2024 (ca. +40%), prevalentemente grazie all’annuncio di due operazioni di valore superiore a $ 50 mld ciascuna: l'acquisizione di Pioneer Natural Resources da parte di Exxon Mobil e la proposta di acquisizione di Hess da parte di Chevron. Nel 2024 la più grande operazione annuncia nel settore EU&R, in termini di valore, è stata la fusione tra Diamondback Energy ed Endeavor Energy Resources, società operanti nel segmento oil & gas, per un valore pari a $ 26 mld.
Il segmento power & utilities ($ 167 mld) si conferma il segmento di maggior rilevanza, in crescita rispetto al 2023 in termini di valore (+1,9%), nonostante abbia registrato una contrazione (-15,1%) nel numero delle transazioni. Il secondo segmento per valore transato è l’oil & gas ($ 161 mld) dove si registra una riduzione rispetto al 2023 sia del numero delle operazioni (-12,9%) sia del valore (-39,5%). Terzo per dimensioni, è il segmento mining & metals con un valore transato complessivo di $ 97 mld in riduzione rispetto al 2023 per -4,9%, compensato dall’incremento in termini numero di operazione +2,5%. Infine, troviamo il segmento chemical ($ 48 mld) che, nonostante una marcata contrazione in termini di valore rispetto al 2023 (-41%), è stato caratterizzato da segni di ripresa nella seconda metà dell'anno, soprattutto grazie ai tagli dei tassi delle banche centrali ed alla moderazione dell'inflazione.
Per quanto attiene alla natura degli investitori, le operazioni annunciate dai fondi di private equity (“PE”) pari a $ 157 mld hanno registrato una riduzione sia in termini di volume che di valore (rispettivamente -7,7% e -13,9%) rispetto al dato del 2023, mentre decresce significativamente il valore delle operazioni gestite da Corporate (-26,7%) pari a $ 315 mld arrivando così a rappresenta il 66% del valore delle transazioni mondiali, in riduzione rispetto al dato 2023 (pari a ca. il 70%).
Deal Volume | 2023 | 2024 | YoY% |
---|---|---|---|
Mining & metals | 1.706 | 1.749 | 2,5% |
Oil & gas | 737 | 642 | -12,9% |
Power & utilities | 1937 | 1.645 | -15,1% |
Chemicals | 889 | 805 | -9,4% |
Total EUR Global | 5.269 | 4.841 | -8,1% |
Deal Value (USD Mln) | 2023 | 2024 | YoY% |
---|---|---|---|
Mining & metals | 101.929 | 96.884 | -4,9% |
Oil & gas | 265.199 | 160.514 | -39,5% |
Power & utilities | 163.449 | 166.517 | 1,9% |
Chemicals | 81.454 | 47.799 | -41,3% |
Total EUR Global | 612.031 | 471.713 | -22,9% |
Deal Volume (#) | 2023 | 2024 | YoY% |
---|---|---|---|
PE | 1.095 | 1.011 | -7,7% |
Corporate | 4.174 | 3.830 | -8,2% |
Total EUR Global | 5.269 | 4.841 | -8,1% |
Deal Value (USD Mln) | 2023 | 2024 | YoY% |
---|---|---|---|
PE | 182.000 | 156.638 | -13,9% |
Corporate | 430.031 | 315.075 | -26,7% |
Total EUR Global | 612.031 | 471.713 | -22,9% |
In linea con lo scenario globale, in Italia nel 2024 le operazioni di M&A nel settore energy, utilities & resources (EU&R) hanno registrato una contrazione nel numero rispetto all'anno precedente, con un volume complessivo di 128 operazioni, in calo del 9,2% rispetto alle 141 operazioni registrate nel 2023. La flessione nel numero delle operazioni ha riguardato tutti i segmenti del settore, con l’ambito chemicals che ha riscontrato la performance peggiore (-17,9%). Si confermano prevalenti le operazioni annunciate dagli investitori Corporate (88 operazioni vs 96 nel 2023) che rappresentano il 68,8% del totale delle transazioni italiane a livello di volumi, confermando il trend storico di concentrazione e razionalizzazione del settore. Le operazioni gestite dai fondi di private equity sono state 40 verso 45 del 2024 (-11,1%).
Tra le principali operazioni annunciate nel 2024 nel settore EU&R in Italia si evidenziano:
Deal Volume (#) | 2023 | 2024 | YoY% |
---|---|---|---|
Mining & metals | 19 | 17 | -10,5% |
Oil & gas | 8 | 8 | 0,0% |
Power & utilities | 86 | 80 | -7,0% |
Chemicals | 28 | 23 | -17,9% |
Total EUR Global | 141 | 128 | -9,2% |
Deal Volume (#) | 2023 | 2024 | YoY% |
---|---|---|---|
PE | 45 | 40 | -11,1% |
Corporate | 96 | 88 | -8,3% |
Total EUR Global | 141 | 128 | -9,2% |
Fonte: LSEG and PwC analysis
"In Italia, l'attività di M&A nel settore EU&R è stata alimentata da società virtuose che hanno interpretato le istanze di sostenibilità come un imperativo per ridisegnare la propria value chain, avviando un processo di consolidamento di mercato e integrando nelle loro strategia gli obiettivi di decarbonizzazione. L'esempio di questi early movers verrà seguito nel corso del 2025 anche dalle altre primarie società del settore, con partnership strategiche, fusioni e acquisizioni finalizzate a promuovere lo sviluppo delle rinnovabili e la razionalizzazione del portafoglio di business."
Gianpaolo ChimentiPartner | Energy, Utilities & Resources LeaderIl contesto attuale conferma la vivacità dell’EU&R nell’M&A, con un 2025 destinato a essere ancora più intenso, grazie a importanti operazioni in corso e l’avvio imminente di numerosi processi di vendita, fra i quali a titolo esemplificativo e non esaustivo si evidenziano:
Il segmento power & utilities si conferma, in coerenza con il trend degli ultimi anni, il comparto più dinamico dell’EU&R in Italia, con il 63% delle operazioni in termini di volume. All’interno del segmento l’ambito delle rinnovabili è quello che ha registrato il maggior numero di operazioni (70%) con 56 operazioni, in riduzione (-6,7%) rispetto al 2023 (60 operazioni). Nell’ambito delle utilities nel corso del 2024 sono state annunciate 24 operazioni, 2 in meno rispetto alle 26 del 2023 (-7,7%).
La decarbonizzazione e la sicurezza energetica si sono confermate tra i driver principali delle operazioni del 2024. Settori come eolico, fotovoltaico, battery storage, infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici ed efficienza energetica hanno attirato l’interesse degli investitori nel corso dell’anno. Tra le principali operazioni del settore vi sono quelle che hanno visto protagonista Dolomiti Energia, che ha completato l’acquisizione del 40% di Hydro Dolomiti Energia dal fondo infrastrutturale Macquarie Asset Management ed ha siglato la partnership strategica con il Gruppo IVPC, player di primario standing nel settore delle energie rinnovabili in Italia. Nel contesto delle partnership strategiche, è da sottolineare l’acquisizione di Sosteneo del 49% di Enel Libra Flexsys, società di cui Enel Italia mantiene il controllo, per la realizzazione di sistemi di accumulo di energia (BESS) attraverso l’utilizzo di batterie e di impianti a ciclo aperto.
Nel 2024 sono state inoltre numerose le operazioni di M&A nell’ambito del biometano, che attira sempre maggiore interesse da parte di investitori industriali e finanziari; una delle principali operazioni è stata quella effettuata da Verdalia, che ha acquisito da Green Arrow Capital e Lazzari&Lucchini alcuni impianti greenfield di biometano localizzati nelle province di Verona e Mantova.
Inoltre, durante l’anno, è continuato il forte processo di razionalizzazione e concentrazione dei portafogli delle società attive sia nei business tradizionali delle Utilities (energia, reti, ambiente) sia nelle energie rinnovabili attraverso operazioni di M&A e aggregazioni. In questo contesto si collocano le operazioni intraprese durante l’anno da A2A, che ha strategicamente consolidato la propria posizione nel mercato della distribuzione elettrica con l’acquisizione di asset da Enel nelle province di Milano e Brescia ed ha ridotto la propria quota di mercato nella distribuzione gas con la cessione ad Ascopiave (operazione in fase di finalizzazione) di circa 490mila utenze nelle Province di Brescia, Cremona, Bergamo, Pavia e Lodi.
Infine, in coerenza con la tendenza degli ultimi anni, è continuato il processo di concentrazione tra le multiutility che ha visto concretizzare l’operazione di acquisizione da parte di Iren del Gruppo Egea, multiutility di riferimento piemontese con sede nella provincia di Cuneo (Alba), finalizzata al rafforzamento industriale e finanziario del Gruppo. Con questa operazione Iren ha perseguito il modello di consolidamento della propria posizione di multiutility di riferimento nel Piemonte.
In termini di outlook, l'evoluzione del panorama energetico italiano offre notevoli opportunità sia per gli investitori industriali sia per i q. Nel corso del 2025 nell’ambito delle utilities continuerà la spinta dettata dalle strategie di razionalizzazione, focalizzazione e ottimizzazione del portafoglio, con operazioni rilevanti in termini di valore anche grazie alle alleanze tra player industriali e finanziari soprattutto in ambito infrastrutturale.
Per quanto riguarda invece le rinnovabili, si prevede un ulteriore consolidamento del mercato data la rilevante presenza di operatori di piccole dimensioni, e la crescente incidenza di partnership cross-settoriali, sia con player industriali (energivori) che con società di ingegneria ed EPC contractor. Un rilevante impulso alle attività di M&A nel 2025 in ambito delle rinnovabili arriverà anche dal sempre maggiore interesse verso il biometano, dato il numero di progetti autorizzati che si sono aggiudicati l’incentivo tramite la partecipazione a procedure competitive pubbliche (aste a ribasso) indette dal GSE.
Nel 2024, il segmento chemical in Italia ha registrato una diminuzione del 17,9% nel numero delle operazioni rispetto al 2023, principalmente a causa dell'indebolimento della domanda a valle della filiera, dei maggiori oneri finanziari e dell'inflazione, che hanno messo sotto pressione le aziende. L’OPA totalitaria su SAES Getters S.p.A. da parte di S.G.G. Holding S.p.A., conclusa con il delisting da EU&Ronext Milan, rappresenta una delle operazioni M&A più significative per il settore nel 2024. L’operazione ha permesso il controllo dell’offerente, andando ad ottimizzare la struttura azionaria e rafforzando l’efficienza gestionale.
Le incertezze sui prezzi delle commodity hanno continuato a generare instabilità, influenzando negativamente le decisioni di investimento. Tuttavia, le dismissioni di attività non strategiche per l’ottimizzazione del portafoglio e la crescente necessità di garantire la sicurezza della catena di approvvigionamento hanno rappresentato fattori chiave per la ripresa delle operazioni M&A nel segmento.
In termini di outlook, la crescente pressione sulle aziende per affrontare la decarbonizzazione e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità continuerà a spingere le strategie di investimento nel segmento della chimica, con un focus sulla transizione verso soluzioni più ecologiche e tecnologicamente avanzate. L’aumento degli exits dei fondi di private equity, con un numero crescente di asset vicini alla fine del loro ciclo di investimento, aumenterà la disponibilità di asset sul mercato, favorendo un volume maggiore di transazioni.
Nel 2024, il segmento mining & metals in Italia ha visto una riduzione del 10,5% nel numero delle operazioni di M&A rispetto al 2023. La sicurezza degli approvvigionamenti continua ad essere il principale fattore trainante per le transazioni, con un focus crescente nelle materie prime essenziali alla transizione alle rinnovabili, che sono fondamentali per garantire un approvvigionamento responsabile e sostenibile. Le aziende italiane del segmento sono sempre più orientate a cercare partner strategici lungo tutta la catena del valore, sia attraverso acquisizioni che partnership, al fine di rafforzare la propria posizione e adattarsi alle richieste di sostenibilità del mercato. Le operazioni di M&A nel settore sono guidate dalla necessità di razionalizzare la produzione e migliorare l’efficienza, con obiettivi di crescita e rafforzamento della competitività.
Una delle principali operazioni nel segmento mining & metals è stata condotta del Gruppo Marcegaglia che, in seguito alla sentenza emessa dalla Camera Commerciale del Tribunale giudiziario di Strasburgo nell'ambito di procedura di fallimento, è stata ufficialmente scelta come acquirente dell'acciaieria francese Fos-sur-Mer di proprietà di Ascometal. L'operazione prevede un importante progetto di trasformazione industriale con oltre € 600 mln di investimenti ed è rappresentativa del processo di internazionalizzazione e verticalizzazione che in questi anni ha portato il Gruppo Marcegaglia a diventare un player siderurgico EU&Ropeo pienamente integrato.
In termini di outlook, il 2025 si preannuncia un anno cruciale per la siderurgia italiana dovuto alla conclusione dell’operazione di Acciaierie d'Italia (ex Ilva). In aggiunta a questo dossier, si prevedono anche operazioni di integrazione verticale lungo la catena del valore, motivate dalla necessità di rafforzamento della resilienza del business e del miglioramento dei margini operativi. È possibile infine anche aspettarsi operazioni nel comparto dei Service Center, un segmento particolarmente rilevante in Italia.
Nel 2024, il segmento oil & gas in Italia ha confermato lo stesso volume delle operazioni rispetto al 2023. Le strategie di M&A nel breve termine sono orientate principalmente verso il raggiungimento degli obiettivi di emissioni nette zero, con un focus su: (i) cessioni di partecipazioni non strategiche e asset non core, (ii) acquisizioni di asset strategici per migliorare i parametri ESG, e (iii) operazioni di ottimizzazione del portafoglio finalizzate al miglioramento operativo. L’ingresso di KKR nel capitale sociale di Enilive (25%), con un investimento di € 2,938 mld e una valutazione post-money di € 11,75 mld, ha l’obiettivo di ottimizzare la struttura finanziaria di Eni, riducendone la posizione debitoria e rafforzando il modello satellitare, in modo da favorire la crescita autonoma di Enilive, che gli permetterà di consolidare il suo ruolo nella transizione energetica, sfruttando l’esperienza di KKR nelle infrastrutture.
In termini di outlook, la transizione verso l'energia pulita e la natura ciclica del settore petrolifero e del gas naturale spingono le aziende italiane a bilanciare le operazioni di M&A tra il mantenimento di asset tradizionali ad alta redditività e il potenziamento delle capacità nel settore delle energie rinnovabili. Le operazioni mirano a sfruttare i prezzi elevati dell'energia nel breve periodo, mentre si preparano ad adattarsi alla futura riduzione della domanda di petrolio e gas. Le attività di trading, marketing e vendita al dettaglio rimangono cruciali, poiché fungono da collegamento tra i portafogli tradizionali di idrocarburi e le future risorse a basse emissioni di carbonio. L’adattamento alle nuove tecnologie e l’integrazione delle soluzioni rinnovabili definiranno il panorama del segmento, con le operazioni di M&A destinate a giocare un ruolo centrale nel processo di trasformazione nei prossimi anni.
Si prevede che l'attività di M&A nel settore EU&R continuerà la sua crescita nel 2025, trainata dalla transizione energetica, dalla riduzione dei tassi di interesse, dalla maggiore stabilizzazione geopolitica e soprattutto dalla necessità di consolidamento del segmento power & utility. Saranno ancora protagonisti gli investimenti nelle energie rinnovabili con particolare focus su solare e biometano, nella modernizzazione delle reti e nelle materie prime essenziali per le tecnologie energetiche pulite. Gli asset dei combustibili fossili potrebbero subire un consolidamento grazie al ribilanciamento dei portafogli da parte degli operatori energetici tradizionali. I private equity rimarranno attivi nel settore, con l’obiettivo di costruire partnership con operatori industriali in modo da garantire loro un rapido accesso alla finanza, necessaria ad investimenti nel riammodernamento e digitalizzazione delle infrastrutture energetiche strategiche a garantire la transizione energetica del Paese.
Fonte dati analisi
La nostra analisi si basa su dati provenienti da fonti riconosciute a livello industriale e sulla nostra ricerca indipendente. In particolare, i valori e i volumi delle operazioni citati si riferiscono a transazioni ufficialmente annunciate, escludendo i rumours di mercato e le transazioni ritirate, come fornito dal London Stock Exchange Group (LSEG) al 31 dicembre 2024 e consultato tra il 6 e il 9 gennaio 2025. Non è stato riportato per Italia il valore delle operazioni in quanto è disponibile solo per il 30% del totale delle operazioni. Questi dati sono stati integrati con informazioni aggiuntive da S&P Capital IQ e dalla nostra ricerca indipendente. Sono state apportate alcune rettifiche alle informazioni analizzate al fine di allinearle alla mappatura settoriale di PwC. Tutti gli importi in dollari sono espressi in dollari statunitensi.