Global and Italian M&A Trends 2022 e Outlook 2023: in Health Industries

La continuazione del consolidamento del mercato dei servizi sanitari, l’ampia disponibilità di cassa da investire per le aziende farmaceutiche nazionali ed il sempre maggiore interesse dei fondi di Private Equity per il settore Healthcare / Pharma faranno da driver all’attività di M&A nel 2023.

Servizi diagnostici, consumer healthcare, nutraceutica e CDMO i settori più caldi.

“In un contesto di incertezza economica, il settore Health Industries rimane fortemente attrattivo offrendo un mix di resilienza, prospettive di crescita di ricavi e margini alti che ne fanno uno dei settori prediletti dai fondi di Private Equity. Si aggiunge inoltre l’opportunità per le principali aziende farmaceutiche nazionali di sfruttare, in un contesto di scarsa disponibilità di finanza e alti tassi di interesse, l’ampia cassa detenuta per fare acquisizioni strategiche volte ad ampliare l’offerta di prodotti / rafforzare e completare la pipeline. Queste dinamiche, unitamente ad una possibile normalizzazione dei multipli valutativi quale diretta conseguenza delle pressioni inflattive, dovrebbe sostenere l’attività di M&A nel settore Health Industries nel 2023 con un progressivo miglioramento nel corso dell’anno.”

Nicolò BrombinHealth Industry Deals Leader, Partner PwC Italia

Attività M&A nel Mondo e in Italia

A livello globale l’attività di M&A nel 2022 ha registrato una contrazione nel settore Health Industries del 23%, sebbene il numero di deal sia rimasto sopra i livelli pre-pandemici. 

In Italia il settore Health Industries ha concluso il 2022 con 88 operazioni annunciate, in decremento rispetto al 2021 (111). Mentre nel segmento Pharma&Lifescience  il numero di operazioni annunciate è rimasto sostanzialmente stabile (55 nel 2022 vs. 53 nel 2021), i deal nel segmento degli Health Services sono calati da 58 (2021) a 33 (2022). Le principali operazioni annunciate sono state TPG / DOC Generici, DWS & F2i / Althea, Ardian / Biofarma, NB Aurora / Neopharmed Gentili, Neopharmed Gentili / Valeas, Unipol / Centri Medici Santagostino, Exor / Lifenet Healthcare, Alfasigma / Sofar, Charme / Tema Sinergie.

Il 53% delle 88 operazioni annunciate ha riguardato il coinvolgimento di investitori finanziari, con una incidenza simile al 2021 (52%).

  FY21 FY22 Diff. FY21 Vs FY22
Total Deal Volume 111 88 20.7%
PE 58 47 19.0%
Corporate 53 41 22.6%

Fonte: Analisi PwC su dati Refinitiv (LSEG) e Dealogic.



Analisi M&A per segmento

Health Services

Sebbene il numero di operazioni annunciate sia in calo rispetto al 2021, il comparto degli Health Services si conferma fortemente attrattivo. L’elevata frammentazione del mercato ed il progressivo consolidamento dell’offerta di servizi sanitari attorno a piattaforme (i.e. gruppi ospedalieri, gruppi di centri diagnostici e ambulatoriali, di cliniche dentali, di fertilità, veterinarie, di laboratori, di farmacie, etc.) continuerà ad essere un driver di molte operazioni M&A e si estenderà progressivamente a nuovi comparti fino ad ora poco interessati da fenomeni aggregativi (i.e. cliniche oftalmologiche, estetiche).

In aggiunta, la sempre crescente domanda di servizi sanitari unita al backlog di prestazioni accumulato durante la pandemia ed alle lunghe liste di attesa nelle strutture sanitarie pubbliche rappresentano un’opportunità per gli operatori privati di attrarre nuovi pazienti ed accrescere i ricavi da pazienti solventi che garantiscono, in genere, margini più elevati.

La carenza di personale medico e sanitario e la conseguente pressione sui costi del personale esacerbata dalle attuali dinamiche inflattive, oltre all’aumento dei costi del materiale sanitario e dell’energia, rappresentano la sfida principale per le aziende del settore che dovranno cercare di conseguire efficienze di processo ed organizzative (i.e. aumento produttività, centralizzazione del procurement, digitalizzazione dei processi, etc.) per salvaguardare i margini in un contesto di tariffe e finanziamenti pubblici sostanzialmente stabile.

Pertanto, aziende focalizzate su e-health, telemedicina e soluzioni per la digitalizzazione dei processi in ambito sanitario continueranno ad essere fortemente attrattive. La difficoltà a reperire e trattenere personale qualificato unita alla pressione sui costi potrebbe accelerare le dinamiche aggregative convincendo operatori/cliniche di piccole dimensioni ad unirsi a gruppi più grandi.

Pharma & Life Sciences

Le operazioni annunciate nel segmento Pharma & Life Sciences nel 2022 sono 55, sostanzialmente in linea con il 2021 (53). La resilienza di questo settore unita a margini e cash flow elevati ne fanno uno dei settori prediletti dai Private Equity. Tuttavia, la forte solidità finanziaria e l’ampia liquidità disponibile delle aziende farmaceutiche nazionali unitamente alla necessità di queste ultime di ampliare il portafoglio prodotti ed arricchire / completare la pipeline per conseguire i loro piani di crescita, hanno portato ad un focus crescente sull’M&A anche da parte di investitori strategici, che ci aspettiamo proseguire anche nel 2023.

Forte è l’interesse di fondi di Private Equity ed investitori strategici per i CDMO (contract development and manufacturing organisation) con la possibilità, per i primi, di creare piattaforme nazionali/europee sfruttando un mercato fortemente disaggregato, e, per i secondi, di estrarre sinergie operative dalle acquisizioni e dalle successive integrazioni. Anche le aziende del comparto nutraceutico / integratori alimentari risultano fortemente attrattive beneficiando di un forte mercato sottostante con la crescita della domanda di prodotti ‘consumer health’ che traina e trainerà le vendite ed i profitti nei prossimi anni.

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