"L’effetto principale della pandemia sul calcio professionistico italiano è stato enfatizzare le fragilità di un sistema convalescente da lunga data. Nei 12 anni precedenti ha registrato perdite aggregate pari a circa 4,1 miliardi di euro ed una situazione finanziaria in passivo per oltre 5 miliardi di euro, con indici di liquidità in progressivo peggioramento. Ad oggi le azioni, seppur tempestive, introdotte dai vari stakeholders e rinforzate dal percorso di trasparenza FIGC, risultano ancora insufficienti.
Il Sistema Calcio deve adottare, in tempi rapidi, misure volte a mettere in sicurezza il settore che, nonostante le difficoltà, continua ad attirare capitali ed investitori internazionali, a conferma che ha indubbiamente un valore ancora non riflesso nelle risultanze economiche, patrimoniali e finanziarie. Le azioni da implementare dovranno far emergere questo valore inespresso attraverso il contributo di tutti gli attori coinvolti, Istituzioni, FIGC, Lega e Club. Tra le più urgenti, contenute nel piano strategico presentato da FIGC: l’introduzione di modelli e strumenti di sostenibilità economica e finanziaria che promuovano tetti di spesa in linea con la propria capacità di generare flussi di cassa (allineandosi alle analoghe misure studiate dall’UEFA), lo sviluppo infrastrutturale, gli investimenti nei settori giovanili, le opportunità da cogliere offerte dalla digital transformation e dalle strategie di marketing e comunicazione per allargare gli orizzonti e valorizzare le grandi opportunità di crescita."
Federico Mussi - Partner, PwC Italy