Antiriciclaggio | Disposizioni Banca d’Italia

Principali novità introdotte rispetto alla disciplina vigente ed impatti su processi, aspetti IT e sistemi di controllo al fine di garantire il presidio dei rischi

L’evoluzione dei presidi AML

Il nuovo quadro normativo e l’aumentata complessità del contesto di mercato - dall’evoluzione dei prodotti e servizi offerti all’operatività posta in essere dalla clientela - rappresentano una sfida per gli intermediari chiamati a individuare e adottare soluzioni che garantiscano un pieno presidio dei rischi. L’adeguatezza di un sistema di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo si misura sulla capacità di identificare e valutare i rischi cui l’intermediario è esposto nell’ottica di adottare soluzioni tempestive, flessibili e proporzionate all’entità delle minacce, tenendo in considerazione la variabilità delle condotte e la necessità di allocare le risorse, di solito limitate.

Il risk based approach è il principio ispiratore attraverso il quale disegnare e attuare strategie d’intervento maggiormente selettive che consentano di trarre valore per l’azienda dalla capacità di gestire i rischi in modo dinamico, consapevole e secondo principi di integrità e di sana e prudente gestione.

La Funzione Antiriciclaggio è tenuta così a rivedere il proprio paradigma, passando dall’essere il solo garante della conformità, con approcci basati sull’analisi dei processi, al diventare anche advisor per il management, mediante metodologie di misurazione della propensione ai rischi finalizzate a graduare l’estensione e la frequenza degli adempimenti, in coerenza con le politiche di assunzione e governo dei rischi che si intendono gestire.

L’evoluzione dei presidi antiriciclaggio richiede l’adozione di assetti organizzativi, procedure operative e sistemi di controllo interno che siano basati sull’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati che integrino l’analisi umana trasformando i dati e le informazioni in conoscenza (ad es. meccanismi di apprendimento automatico ed estrazioni dati che agevolino la selezione delle informazioni, l’individuazione di collegamenti non apparenti, la previsione di comportamenti probabili e delle connesse anomalie).

L’utilizzo delle nuove tecnologie richiede agli intermediari di acquisire la conoscenza degli strumenti prescelti al fine di verificarne l’affidabilità e assicurare il necessario governo dei processi aziendali coinvolti. A tal fine è fondamentale il ruolo - da un lato - degli Organi aziendali nel definire orientamenti strategici specifici, tenendo conto anche delle caratteristiche aziendali e - dall’altro - della Funzione Antiriciclaggio nel valutare i rischi connessi alla scelta di specifici strumenti e tecnologie e configurare i livelli di sicurezza, le procedure e i sistemi interni volti ad assicurare qualità ed affidabilità dei dati, oltre che riservatezza e l’integrità degli stessi.

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Marcella Di Marcantonio

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Partner, PwC Italy

Claudio Mustaro

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Director, PwC Italy

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