PSD2: pronti, partenza…via!

 

13 Gennaio 2018: entra in vigore la nuova Payment Service Directive (c.d. “PSD2”), ma ancora non tutte le Banche sono pronte.

Il cambiamento nel settore dei pagamenti è già avviato e l’apertura dei dati della clientela bancaria ai soggetti terzi potrebbe mettere a rischio uno dei punti di forza più importanti per le Banche. Pertanto, gli Istituti bancari si trovano di fronte ad una scelta: decideranno di rispondere con tempestività e lungimiranza alla sfida o rimarranno immobili?

39 Banche di 17 Paesi europei hanno espresso la loro opinione nell’ultimo studio PwC “Waiting until the Eleventh Hour” che racchiude la percezione della PSD2 da parte degli intervistati relativamente agli impatti sulla struttura bancaria, i rischi e le opportunità connesse al nuovo quadro normativo.

Overview progetti PSD2

Uno dei principali impatti che le Banche dovranno considerare sarà la progressiva perdita di controllo sui propri clienti a causa della crescente disintermediazione che gli altri attori in campo, tra i quali le FinTech, innescheranno. Al fine di non risultare meri raccoglitori di risparmi, gli Istituti bancari dovrebbero cercare di costruire nuovi modelli di engagement della clientela, modificando inoltre l’attitudine finora adottata ed investire in nuove soluzioni tecnologiche e di business.  

Consapevoli del rischio, il 94% delle Banche dichiara di aver già avviato, nel primo semestre del 2017, progetti riguardanti attività legate alla PSD2. Tuttavia, solo il 9% ha intrapreso la fase di implementazione mentre la maggior parte si trova ancora nella fase di analisi e definizione degli impatti.

Le Banche tuttavia non sono concentrate solo sulla compliance normativa ma riconoscono l’importanza di innovarsi ed innovare avviando progetti PSD2 volti anche a valutare e definire un nuovo posizionamento strategico (35%) e/o sviluppare un nuovo servizio di pagamento (19%) (vedi Figura 1).

Figura 1

In particolare, le Banche internazionali e di grandi dimensioni sono propense ad analizzare un nuovo posizionamento strategico, valutando la possibilità assumere la veste di piattaforma aperta con lo scopo di facilitare nuovi modelli di business e creare ecosistemi digitali per supportare l’innovazione attraverso l’utilizzo strutturato di dati. Le Banche di piccole e medie dimensioni sono invece più orientate verso lo sviluppo di nuovi servizi di pagamento, quale ad esempio il servizio di accesso ai conti in modalità aggregata (AISP) anche prevedendo potenziali partnership con FinTech.  

Opportunità di business

Due su tre Banche intervistate, dichiarano di voler sfruttare le opportunità legate ai servizi PSD2 per cambiare il loro posizionamento strategico. Hanno bisogno di analizzare le possibilità offerte dal contesto di mercato tenendo presente i loro principali punti di forza nonché quelli di molti altri player, quali ad esempio le FinTech. In questo modo, potranno accrescere le loro fonti di revenue.

Rispetto alle analisi effettuate, il 71% delle Banche è consapevole delle opportunità di innovazione abilitate dalla PSD2 in termini di prodotti e servizi (vedi Figura 2).

A conferma di ciò, il 25% degli intervistati ritiene che le revenue potrebbero essere generate da funzionalità a valore aggiunto dei prodotti esistenti, allo stesso tempo c’è chi ritiene che l’AISP (25%) ed il PISP (14%) potranno contribuire positivamente al conto economico della Banca.

Risulta invece più complesso stimare la nuova distribuzione delle revenue sui prodotti di pagamento tradizionali. Coerentemente con quanto è stato rilevato per gli investimenti infatti, secondo la maggior parte delle Banche è difficile essere certi del diretto risultato della PSD2 sui prodotti dell’offerta as is

71% delle banche concorda sulle opportunità di generare nuove revenue grazie alla PSD2

Figura 2

Fonte: Waiting until Eleventh Hour, PwC 2017

Impatti PSD2 sulle funzioni e sulla struttura generale delle Banche

Gli impatti generati dalla PSD2 sugli Istituti di credito sono senza dubbio molteplici ed articolati. La Direttiva apporta, dal punto di vista operativo, tecnico e legale, significativi cambiamenti, che finiscono per interessare tutte le funzioni della Banca, nonostante il 50% dei progetti sia guidato da strutture quali Operations, Legal o IT (vedi Figura 3).

Figura 3

La quasi totalità delle Banche (87%) è consapevole degli impatti che la nuova Direttiva sui pagamenti genera e identifica come cambiamenti rilevanti quelli relativi ai requisiti tecnologici con particolare focus su “implementazione API” (23%) e “Strong Customer Authentication” (22%), posizionando solo successivamente gli adeguamenti alle modifiche contrattuali (15%) e processi (12%).

La stima reale degli investimenti che le Banche dovranno prevedere nei loro budget, non è sempre così immediata e pertanto non sono sempre in grado di identificarli in maniera precisa, di sicuro quello che si evidenzia è un alta stima dei costi IT rispetto a quelli operations, soprattutto con riferimento alle infrastrutture open banking e sicurezza, top priority per gli Istituti di grandi dimensioni rispondenti.

Garantire la compliance normativa al 13 Gennaio 2018 è una sfida importante che comporta significativi costi per gli Istituti ma d’altro canto, la PSD2 è una porta per aprire il mercato a nuove opportunità.

 

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Marco Folcia

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