PwC per il Territorio

Top 500

La fotografia del tessuto imprenditoriale italiano con le sue dinamiche economiche e sociali

L'emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19 ha messo a dura prova le aziende italiane che nei prossimi mesi dovranno agire prontamente per far fronte alle sfide economiche e finanziarie a medio e lungo termine.

PwC è da anni presente sul territorio con il progetto Top 500, la più importante ricerca e analisi del tessuto imprenditoriale italiano: una fotografia dei diversi sistemi produttivi locali e una visione macroeconomica del nostro Paese.

Quest’anno più che mai PwC vuole essere vicino alle imprese e condividere con loro idee e progettare azioni da mettere in atto per sostenere la ripresa.

L’analisi delle performance delle aziende nel periodo Pre-Covid sarà un utile punto di partenza per comprendere le basi strutturali e patrimoniali con cui le imprese hanno iniziato ad affrontare la crisi. Top 500 quest’anno sarà l’occasione per ascoltare direttamente imprenditori e aziende locali su piani di investimento, percorsi di trasformazione digitale e upskilling utili per il rilancio dei settori dei singoli territori.

Diamo un contributo tecnico e professionale alle aziende italiane nei diversi ambiti geografici, nel loro percorso di crescita internazionale, nello sviluppo delle competenze tecnologiche e nella managerializzazione d’impresa attraverso nuovi investimenti, favorendo l’incontro di nuovi capitali per lo sviluppo.

Nicola Anzivino | Partner, PwC Italia - coordinatore scientifico

Le tappe di Top 500

Top 5006 Le imprese di Parma e provincia

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1:22:27

Top 500 Le imprese di Parma e provincia

Streaming integrale dell’evento. Parma, 25 Novembre 2020.

Seppur in un contesto generalizzato di difficile lettura prospettica, il quadro complessivo che emerge per Parma e Provincia è di una realtà che nel 2019 ha cercato di consolidare la propria struttura patrimoniale e produttiva nel tentativo di allargare i propri mercati, ottenendo un vantaggio rispetto al trend regionale e nazionale.

Parma, nell’ambito delle medie città italiane per numero di abitanti, si colloca al 5^ posto della classifica come quota di fatturato prodotto nell’anno 2020 da aziende appartenenti ai settori anticiclici (pari a circa il 25%). 

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Top 500+ Monza Brianza e Lodi

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1:36:08

Top500+ Monza Brianza e Lodi

Vocazioni, analisi e prospettive del sistema economico dei territori

Il tessuto imprenditoriale di Monza Brianza e Lodi si dimostra resiliente e dinamico, con una forte vocazione manifatturiera e una crescente apertura ai mercati esteri, che oggi però sconta il clima di grande incertezza dovuto alla pandemia. 

Nonostante la crisi, oltre il 30% delle imprese ha deciso di mantenere i progetti di crescita e di investimento, pianificati prima della pandemia, e quasi il 60% rivedrà soltanto tempi o entità, anche se la seconda ondata della pandemia ha aumentato sensibilmente il livello di incertezza sui tempi della ripresa, in particolare su Monza Brianza.

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Top 500 Verona

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2:11:10

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Previsioni del territorio, settori e new normal

Il sistema Verona pronto alle sfide del post-Covid. Un viaggio che parte dalla foto del tessuto economico alla vigilia della pandemia, per analizzare le dinamiche nel 2020 e le prospettive per i mesi a venire con l'obiettivo di puntare il faro su quella che dovrà essere la strada per la ripartenza. Il tessuto imprenditoriale e produttivo veronese nel 2019 ha confermato il trend di crescita: i numeri positivi hanno riguardato sia le prime 500 società di capitali che hanno registrato un giro d'affari superiore a 58 miliardi, 5,5%, sia le prime 100 aziende e gruppi che hanno totalizzato un fatturato di 47,9 miliardi, +6,5%. Ma quello che forse più interessa, in questo momento, è che nel 2019 le maggiori imprese hanno rafforzato il patrimonio, condizione fondamentale per il rilancio post Covid. 

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Top 500 Vicenza

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2:07:34

Top500 Vicenza

Vincere nel new normal - Priorità e azioni per il rilancio dell'industria e dell'economia vicentina

Analizzare i bilanci delle aziende vicentine nel 2019, l’anno che ha preceduto quello drammatico della pandemia, potrebbe apparire a prima vista datato, pensando a quello che ha poi riservato il 2020 anche sotto il profilo economico. Non lo è affatto, invece: approfondire i dati e le performance con le quali il sistema produttivo provinciale è arrivato alle soglie della peggior crisi dal dopoguerra a oggi diventa particolarmente utile per capire in quale stato di salute la si è affrontata e con quali “armi” la si è combattuta. Il l mondo industriale e manifatturiero vicentino è arrivato preparato all’esame , si è fatto trovare mediamente solido sotto il profilo finanziario, e quindi in grado di assorbire meglio i colpi assestati dalla pandemia, che inevitabilmente un segno l’hanno lasciato. È questo, in definitiva, sta consentendo di uscire ancora una volta dalla crisi. I numeri dei bilanci 2019 sottolineano il buon livello di patrimonializzazione e di redditività raggiunto dal sistema industriale berico.

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Top 500 Campania

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1:37:36

Top 500 Campania

Previsioni del territorio, settori e attività dell'economia campana

Un viaggio nell’economia del territorio campano tra sostegno alle imprese e valorizzazione dei talenti. Il Covid-19 è stata una prova di resistenza importante per tutti i territori che hanno mostrato una diversa capacità di reazione e si avviano a ricostruire quello che in molti definiscono un «new normal». Anche l’economia della Regione Campania ha subito un duro colpo, ma dopo un primo semestre di difficoltà si evidenzia una rapida ripresa con performance molto diversificate tra i settori propri del territorio.

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Top 500 Romagna

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1:41:55

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È la Romagna delle imprese, di quelle virtuose che hanno trainato la crescita fino alla pandemia e che oggi costituiscono la solida base sulla quale il territorio potrà costruire le ambizioni di ripartenza

È la Romagna delle imprese, di quelle virtuose che hanno trainato la crescita fino alla pandemia e che oggi costituiscono la solida base sulla quale il territorio potrà costruire le ambizioni di ripartenza. Durante l’anno trascorso alcuni settori come il turismo, la moda e le calzature sono stati fortemente colpiti, altri hanno tenuto e in alcuni c’è stata addirittura una crescita.

Gli elementi per avere fiducia però non mancano. La Romagna si prepara a cogliere nuove sfide e occasioni partendo dalle risorse del Recovery Fund che potranno trainare lo sviluppo  verso progetti e investimenti che possano davvero fare la differenza nei prossimi anni.

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Top 500 Bologna

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1:51:21

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Le imprese bolognesi sono chiamate ad affrontare situazioni del tutto nuove ed inattese per effetto della pandemia, ma è altrettanto vero che in passato le Top 500 hanno complessivamente dimostrato di saper reagire agli shock macroeconomici negativi con coraggio e determinazione.

Il capitale umano del territorio bolognese (imprenditori e manager preparati e responsabili) e il capitale sociale fatto di relazioni fra le imprese, l’Università e le istituzioni sono garanzia di resilienza. La ripartenza è fondata su precisi obiettivi di medio lungo periodo e riforme strutturali: digitalizzazione, infrastrutture e sostenibilità le parole chiave.

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Top 500 Bergamo

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1:33:53

Top 500 Bergamo

La pandemia di COVID-19 ha colpito pesantemente il tessuto socio-economico del territorio bergamasco segnando profondamente imprese e imprenditori. 

Le stime preliminari per il 2020 delineano per la provincia di Bergamo una contrazione del PIL del -10,2% ma lasciano intravedere per il 2021 un primo segno positivo con un +5,7%.

Un rimbalzo ancora troppo esiguo per colmare le perdite subite ma, al contempo, è il segno che si possono cogliere nuove opportunità nella difficile situazione attuale per ammodernare e rendere più efficiente il sistema economico e sociale.

Lo scenario economico internazionale, nazionale e locale rimane ancora molto incerto così come, inevitabilmente, le previsioni. Innovazione e digitalizzazione, internazionalizzazione, sostenibilità, infrastrutture sono i temi sui quali puntare per accelerare i processi di trasformazione già in atto.

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Top 500 Firenze

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1:40:08

Top 500 Firenze

Firenze, la sua area metropolitana e l’intera provincia, sono da sempre sinonimo di qualità ed eccellenza italiana nel mondo.

Tuttavia, lo scorso anno ha segnato in modo indelebile le imprese e gli imprenditori. I dati che emergono da analisi, previsioni e dai consuntivi per il 2020 seppur provvisori, hanno il segno meno. Le stime per il 2020 infatti indicano, nella provincia di Firenze, una contrazione del Pil del -9,7%. Ciononostante, la situazione di difficoltà ha generato una serie di spunti per la ripresa.

Risulta necessario fondare la ripartenza non su una serie di singole misure, ma su una visione complessiva capace di definire gli obiettivi strategici del Paese di medio-lungo periodo e avviare le riforme strutturali necessarie al loro raggiungimento.

Sviluppo sostenibile e investimenti nelle nuove tecnologie: un approccio imprescindibile per far ripartire il «Made in Florence».

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Top 500 Belluno

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1:36:35

Top 500 Belluno

Ripartenza più rapida dopo l'anno nero. Il 2020 ha segnato in modo indelebile le imprese (e gli imprenditori). Per la provincia di Belluno, i dati elaborati stimano nel 2020 una contrazione del Pil pari al -8,9%, in linea col dato nazionale. Nel 2021, però, è prevista una ripresa più rapida (+5,9%), rispetto al Paese nel suo complesso (+4,8%). Riguardo la produzione industriale, per la provincia di Belluno i dati stimano un calo del -13,3% (rispetto al -12,2% nazionale), con la previsione di un recupero del +7,8% nel 2021 (rispetto al +8,2% nazionale); in particolare, il comparto moda segnala grosse difficoltà, con una contrazione del fatturato del -19,4% nel 2020, a cui seguirà una nuova flessione del -4,6% nel 2021.

Ciononostante, la situazione fronteggiata ha lasciato una serie di spunti per la ripresa, con le necessità prioritarie di investire in nuove tecnologie e sostenibilità. Spetta dunque alle imprese maggiori e più dinamiche del Nordest – ben rappresentate nelle Top 500 – la responsabilità di cambiare logica, sfruttando il contesto favorevole della ripresa post-pandemia per introdurre ambiziosi progetti di innovazione. 

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Top 500 Treviso

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1:34:11

Top 500 Treviso

Pronti ad agganciare una ripresa del Pil stimata a +5,4% nel 2021, nella Marca, ma con la spia rossa della solidità patrimoniale accesa per molte imprese. Sulla soglia tra un 2020 drammatico e un anno in corso che vuole essere quello della rinascita, le incognite e le criticità ci sono ma vincono i segnali positivi.Le imprese del territorio trevigiano mostrano capacità di resistere e molte si muovono nel segno della crescita puntando su tre pilastri: persone, sostenibilità e digitale. Solo in questo modo si potrà compensare la profonda crisi di alcuni settori fondamentali nel tessuto economico della Provincia di Treviso, come la moda e il commercio.

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Top 500 Venezia

Il territorio veneziano è stato più fortemente colpito dagli effetti della crisi sanitaria: gli effetti sono stati nel 2020 una contrazione del PIL pari al -9,8%, peggiore quindi rispetto al -8,9% nazionale stimato dall’Istat. Nel 2021, però, è prevista una ripresa leggermente più rapida (+5,2%), rispetto al Paese nel suo complesso (+4,8%) La prima priorità di investimento è rappresentata dall’adozione e implementazione di nuove tecnologie.

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1:30:42

Top 500 Venezia

Emerge chiaramente l’esigenza di fondare la ripartenza non su una serie di singole misure, ma su una visione complessiva, capace di definire gli obiettivi strategici del Paese di medio-lungo periodo ed avviare le riforme strutturali necessarie al loro raggiungimento. La prima priorità di investimento è rappresentata dall’adozione e implementazione di nuove tecnologie.

Occorrerà predisporre un piano di digitalizzazione per investire in progetti per investire in progetti con alto moltiplicatore di PIL e occupazione. In questo momento ci sono le condizioni anche grazie agli incentivi disponibili, per ripensare non solo ai modelli operativi delle imprese ma anche delle istituzioni nonché agli assetti infrastrutturali, urbanistici e produttivi del territorio come il turismo e i servizi di trasporto e logistica.

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Top 500 Padova

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1:11:14

Top 500 Padova

La pandemia ha colpito pesantemente il tessuto socio-economico del territorio padovano segnando profondamente imprese e imprenditori. Per la provincia di Padova, i dati stimano nel 2020 una contrazione del Pil pari al -9,7%, peggiore quindi rispetto al -8,9% nazionale. 

L’emergenza ha prodotto degli effetti a strascico, oltre che impattare sui fatturati ha prodotto una riduzione importante della domanda interna con -13 per cento dei consumi delle famiglie e l’occupazione scesa del 9,7 per cento. Nel 2021, però, è prevista una più rapida ripresa 5,7%, rispetto al Paese nel suo complesso (+4,8%)). Tre le direttrici principali della risalita: digitalizzazione, infrastrutture e sostenibilità, un approccio imprescindibile per far ripartire le imprese del territorio.

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Top 500 Friuli Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia pronto alle sfide del post Covid. Un viaggio che parte dalla foto del tessuto economico alla vigilia della pandemia, per analizzare le dinamiche nel 2020 e le prospettive per i mesi a venire con l’obiettivo di puntare il faro su quella che dovrà essere la strada per la ripartenza

Per il Friuli-Venezia Giulia, i dati stimano nel 2020 una contrazione del PIL pari al -9,3%, di poco più negativa rispetto al dato nazionale. Occorrerà predisporre un piano di digitalizzazione per investire in progetti con alto moltiplicatore di Pil e occupazione, azioni, cioè, che contribuirebbero anche a un recupero dei livelli di produzione industriale.

In questo momento ci sono le condizioni anche grazie agli incentivi disponibili, per ripensare non solo ai modelli operativi delle imprese ma anche delle istituzioni nonché agli assetti infrastrutturali, urbanistici e produttivi del territorio.

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Top 500 Piacenza

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1:22:27

Top 500 Piacenza

L'anno appena trascorso ha segnato profondamente il tessuto dell’economia piacentina. I dati che emergono per il 2020, seppur provvisori, rappresentano con chiarezza i gravi effetti dell’emergenza sanitaria.

L'anno appena trascorso ha segnato profondamente il tessuto dell’economia piacentina. I dati che emergono per il 2020, seppur provvisori, rappresentano con chiarezza i gravi effetti dell’emergenza sanitaria.

Gli elementi per avere fiducia nel futuro però non mancano, le stime lasciano intravedere per il 2021 un primo segno positivo con un PIL al +4,9%. I consumi, l’occupazione, la produzione industriale e l’export evidenziano un robusto rimbalzo offrendo un segnale positivo alle aziende del territorio che resistono e vogliono "rilanciare".

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Top 500 Torino

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1:23:23

Top 500 Torino

Lo scenario economico internazionale, nazionale e locale rimane ancora incerto a seguito della pandemia. Recovery plan, investimenti pubblici e privati potranno dare un impulso forte per accelerare il rimbalzo.

Le stime preliminari per il 2020 delineano per la provincia di Torino una contrazione del PIL pari al -10,5%, dato più marcato rispetto alle previsioni nazionali. Nel 2021 tuttavia è prevista una ripresa del + 5,1 % più rapida rispetto alla stima del Paese nel suo complesso.

Top 500 Torino quest’anno porta con sé l’occasione di ascoltare direttamente gli imprenditori protagonisti delle aziende locali più dinamiche, con i loro piani di investimento e la loro strategia, fondamentali per il rilancio del territorio.

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Top 500 Liguria

Dopo gli ingenti danni causati dalla crisi pandemica  anche la Liguria ha pagato un prezzo pesante, mostrando però capacità di reazione e resilienza, con un Modello Genova che è divenuto un esempio da seguire e cogliendo opportunità imperdibili di sviluppo, investimenti e riforme.

A causa della crisi pandemica il PIL 2020 è sceso di circa il 9%.  Le oltre 135.000 aziende liguri hanno subito un impatto rilevante, principalmente quelle con minori dimensioni e operanti nei settori della blu economy e del turismo.

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2:16:56

Top 500 Liguria

Le aziende di grandi dimensioni sono riuscite a reagire con più rapidità alla crisi perché strutturate per implementare cambiamenti sostanziali ai modelli di business e con un profilo finanziario mediamente più equilibrato.

Le aziende di grandi dimensioni sono riuscite a reagire con più rapidità alla crisi perché strutturate per implementare cambiamenti sostanziali ai modelli di business e con un profilo finanziario mediamente più equilibrato.

In questo momento ci sono le condizioni anche grazie agli incentivi disponibili, soprattutto il PNRR, per ripensare non solo ai modelli operativi delle imprese ma anche delle istituzioni nonché agli assetti infrastrutturali, urbanistici e produttivi del nostro territorio. 

Tutto questo potrà consentire alla Liguria di uscire dalla crisi più forte di prima.

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Coordinatore scientifico

Nicola Anzivino

Partner, PwC Italy

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